martes, 18 de noviembre de 2014

Raoul habla de "Scusate se esisto"

www.raoulbovaspain.co.nr


"Le pasa a todo el mundo, para fingir un poco" para complacer a alguien, por el empresario a los padres, los niños ... siempre y cuando que en realidad no enfrenta con la necesidad de preguntar "¿Quién eres realmente? '". Raoul Bova describe el tema de "Scusate se esisto", la nueva comedia de Riccardo Milani  que se estrena estrena este Jueves, 20 de noviembre.

 Tres años a partir de Nessuno mi più giudicare, Raoul Bova ha vuelto a actuar con Paola Cortellesi y el par muestra una bella alquimia también bajo la dirección de su marido.

La película trata de varios temas, desde las dificultades de las mujeres en el mundo laboral, la homosexualidad, la "necesidad" de ocultar, al pretender ser algo más para ser mejor aceptado.

Bova es Francesco, un sexy divorciado que hace que lata el corazón de las mujeres, incluyendo Paola ... siempre y cuando incluso laarquitecto ingenua Serena se da cuenta de que su amigo es gay. A partir de ahí, el comienzo de una historia de amistad, el amor de manera diferente, donde los dos viven juntos y mantienen entre sí en el juego.

 El personaje no ha intimidado al sex symbol Raoul Bova; el actor, que actualmente trabaja en el set con la estrella estadounidense Sarah Jessica Parker, ha dicho que es un apasionado de este papel sin tener en cuenta el factor de la homosexualidad: "Escuché más pronunciado el discurso de la apariencia, el miedo de mostrar lo lo que realmente es ".

En la película vemos también el beso entre Bova y su novio Nicolás, interpretado por Marco Bocci, que según Bova, pondría un poco demasiado "lenguaje - aunque, a juzgar por las risas del actor y la vida privada de Bocci, es creer que Raoul estaba bromeando.
Bova es capaz de dar una buena prueba de sí mismo y también disipar el mito de que la hermosura está ligada necesariamente para llegar a ser demasiado bueno. "Hay estereotipos, por lo que se elige para ciertas funciones relacionadas con la física, sin embargo, se refiere al juicio de los demás y el riesgo es que de querer llegar a ser más molesto. La mayor libertad es permanecer tal como es y para mostrar sus habilidades con el tiempo ".

 También porque, como enseña la misma película, a veces la inquietud de mostrarse diferente es un esfuerzo inútil: "Creo que en la vida todos estamos forzados a alguna etiqueta, pero puede ser que sea amado aunque siempre seamos nosotros mismos: la prueba es la historia de mi hijo en la película, que me acepte como soy, incluso si trato de hacerle creer otra cosa ".

Así que, ¿cuál es la moraleja de la película, según Raoul Bova?
"Muy a menudo somos nosotros los que hacemos demasiados problemas, a pesar de que las personas nos quieren como somos, con nuestros defectos y secretos."

Italiano

 
«Succede a tutti, di fingere un po’ per accontentare qualcuno, dal datore di lavoro ai genitori, ai figli… finché la realtà non ti pone di fronte alla necessità di chiedersi "Chi sei veramente?"». Raoul Bova descrive così il tema di Scusate se esisto, la nuova commedia di Riccardo Milani (il regista, fra l'altro, della fiction Una grande famiglia) in uscita giovedì 20 novembre.

A tre anni da Nessuno mi può giudicare, Raoul Bova è tornato a recitare con Paola Cortellesi e la coppia dimostra una bella alchimia anche sotto la direzione del marito di lei.

La pellicola affronta diversi argomenti, dalle difficoltà delle donne nel mondo del lavoro, all’omosessualità, alla «necessità» di nascondersi, di fingere di essere altro per essere meglio accettati.

Bova è Francesco, ristoratore sexy e divorziato che fa battere il cuore a tutte le donne, Paola compresa… finché anche l’ingenua architetto Serena Bruno capisce che il suo amico è gay. Da lì l’inizio di una storia di amicizia, di un amore diverso, in cui i due convivono e si reggono il gioco a vicenda.

Il personaggio non ha intimorito il sex symbol Raoul Bova; l’attore, attualmente impegnato sul set con la star americana Sarah Jessica Parker, ha infatti raccontato di essersi appassionato a questo ruolo senza considerarne il fattore dell’omosessualità: «Ho sentito più marcato il discorso dell’apparire, la paura di mostrare quello che si è veramente».

Nel film assistiamo anche al bacio tra Bova e il suo fidanzato Nicola, interpretato da Marco Bocci, che secondo Bova, avrebbe messo pure un po' di lingua - anche se, a giudicare dalla risata dell'attore e dalla vita privata di Bocci, c'è da credere che Raoul scherzasse.
Bova riesce a dare una bella prova di sè e a sfatare anche il mito per cui i belli devono necessariamente imbruttirsi per dimostrare di essere anche bravi. «Ci sono stereotipi, per cui si viene scelti per certi ruoli legati all’aspetto fisico, però riguarda il giudizio degli altri e il rischio è quello di volersi stravolgere per dimostrare di essere altro. Non posso imbruttirmi per mostrare che sono bravo, preferisco essere me stesso e dimostrare di essere bravo anche se sono così. La massima libertà è quella di rimanere come si è e dimostrare con il tempo la propria bravura».

Anche perché, come insegna lo stesso film, talvolta l’ansia di mostrarsi diversi è una fatica inutile: «Penso che nella vita siamo tutti costretti in alcune etichette, ma potremmo essere amati anche se fossimo sempre noi stessi: ne è prova la storia di mio figlio nel film, che mi accetta come sono, anche se cerco di fargli credere di essere etero».

Quindi, qual è la morale di Scusate se esisto, secondo Raoul Bova?
«Molto spesso siamo noi che ci facciamo troppi problemi rispetto agli altri, quando invece le persone ci vogliono bene così come siamo, con i nostri difetti e segreti».