jueves, 14 de noviembre de 2019

Raoul Bova: «La mia Torino dai tajarin a Mirafiori»

https://raoulbovaspaingallery.blogspot.com/2019/11/torino-12-nov.html


Anche se con qualche chilo in più, la pancetta al posto degli addominali scolpiti, la barba incolta, Raoul è sempre Raoul. E lo dimostra l’affetto con il quale i torinesi, anzi le torinesi in particolar modo, stanno seguendo il bel Bova ogni giorno sul set di “Giustizia per tutti”. Appesantito per motivo di copione, l’attore romano classe 1971, sarà impegnato, insieme con la compagna Rocio Munoz Morales, fino ai primi di febbraio in città per la realizzazione delle prime 12 puntate della lunga serie noir dedicata a Canale5 prodotta da Showlab (Prodea Group), Rb Produzioni e con la collaborazione della Film Commission Torino Piemonte.

«Ormai anche quando sono sul set mi tocca mangiare – ha spiegato ieri Raoul Bova incontrato a San Salvario, tra gli interni in via Sant’Anselmo e il ristorante Enò di via Galliari dove la fiction è ormai di casa – non posso perdere peso, la produzione me lo ha impedito. Ma devo dire che non faccio fatica, amo il cibo piemontese, i tajarin che mangio spesso sul set, per non parlare del tartufo. Mi hanno portato nelle Langhe a mangiarlo, che posto meraviglioso».

Una produzione intensa quella di “Giustizia per tutti”, si tratta di cinque mesi dal ritmo serratissimo, in cui Raoul Bova interpreta Roberto, un ex reporter finito in carcere con l’accusa, infondata, dell’omicidio della moglie.

«Ma lui è innocente, e non si arrende. In carcere studia, si laurea in legge e diventa avvocato. Una volta fuori cerca a tutti i costi di dimostrare la propria innocenza e di recuperare il rapporto con la figlia (l’attrice torinese Francesca Vetere, ndr)».

Da qui l’inizio di un’avventura che porterà il protagonista a contatto con altri casi da risolvere, casi di povera gente che vive ai bordi della splendida città all’ombra della Mole. Nelle periferie, per le strade di San Salvario e Porta Palazzo dove il vicino centro sembra lontano anni luce. «Non abbiamo dovuto ricostruire nulla di ciò che cercavamo – ha spiegato Maurizio Zaccaro, uno dei due registi, a breve infatti gli subentrerà Eros Puglielli – Torino e le sue strade mi sono subito apparse perfette per ciò che richiedeva la storia».

«Conoscevo già Torino – ha continuato Bova – ma così intensamente non l’avevo mai vissuta. Siamo spesso in esterni e la gente dei quartieri che via via andiamo toccando fa il tifo per noi. Qui non diamo fastidio. In via Artom qualche settimana fa è successo qualcosa di singolare, ogni volta che terminavamo una scena, le persone si mettevano a battere le mani e a osannarci. Nel tempo libero? Ne ho poco, una doccia e qualche nuotata, senza esagerare però, non posso dimagrire». Ed è meglio che il “non peso forma” Bova lo mantenga anche per il prossimo anno, dato che stando a quanto dice la produzione è probabile che ci sarà una seconda serie che sarà realizzata ancora una volta sotto la Mole. «Ogni lunga serialità come questa rappresenta una boccata di ossigeno per noi – hanno spiegato il direttore della Film Commission, Paolo Manera e l’assessore alla Cultura regionale Vittoria Poggio – circa l’ottanta per cento delle maestranze impiegate sul set sono torinesi, così come figuranti e comparse. Nel cast, inoltre, compare tra i protagonisti anche Giuseppe Loconsole altro nome di casa nostra». La fiction dovrebbe andare in onda già in primavera o al massimo in autunno in prima serata su Canale 5. Nel cast, spiccano ancora Anna Favella e Maurizio Marchetti.

.................................

 
Incluso con algún kilo de máss, la panceta en lugar de los abdominales esculpidos, la barba descuidada, Raoul sigue siendo Raoul. Y esto se demuestra por el afecto con el que los turineses, en particular las turineses en particular, siguen al bello Bova todos los días en el set de "Giustizia per tutti". Ponderado por el guión, el actor romano nacido en 1971 participará, junto con su novia Rocío Muñoz Morales, hasta principios de febrero en la ciudad para la realización de los primeros 12 episodios de la larga serie negra  de Canale5 producida por Showlab (Prodea Group), Rb Produzioni y con la colaboración de la Turin Piedmont Film Commission.



"Incluso ahora, cuando estoy en el plató, tengo que comer", explicó Raoul Bova, que estuvo ayer en San Salvario, en los interiores de via Sant'Anselmo y el restaurante Enò en via Galliari, donde la ficción está ahora en casa. No puedo perder peso. La producción me detuvo. Pero debo decir que no lucho, me encanta la comida piamontesa, el tajarin que a menudo como en el set, sin mencionar la trufa. Me llevaron a Langhe a comerlo, qué lugar tan maravilloso ».
 
Una intensa producción la de "Giustizia per tutti", lleva cinco meses a un ritmo muy rápido, en el que Raoul Bova interpreta a Roberto, un ex fotógrafo que terminó en la cárcel por la acusación infundada del asesinato de su esposa.


"Pero es inocente y no se rinde. En prisión estudia, se gradúa en derecho y se convierte en abogado. Una vez fuera, intenta a toda costa demostrar su inocencia y recuperar su relación con su hija (la actriz de Turín, Francesca Vetere, ed.) ».
 
 De ahí el comienzo de una aventura que pondrá al protagonista en contacto con otros casos para resolver, casos de personas pobres que viven al borde de la espléndida ciudad a la sombra del Topo. En los suburbios, en las calles de San Salvario y Porta Palazzo, donde el centro cercano parece estar a años luz de distancia. "No tuvimos que reconstruir nada de lo que estábamos buscando - explicó Maurizio Zaccaro, uno de los dos directores, de hecho Eros Puglielli pronto se hará cargo - Turín y sus calles inmediatamente parecían perfectas para lo que la historia requería".


"Ya conocía Turín, continuó Bova, pero nunca lo había vivido tan intensamente. A menudo estamos en exteriores y la gente en los vecindarios que estamos tocando gradualmente nos apoya. Aquí no nos molestamos. En Via Artom, hace unas semanas, sucedió algo extraño, cada vez que terminamos una escena, la gente comenzó a aplaudir y animarnos. En tu tiempo libre? Tengo poco, una ducha y unas poco de natación, sin exagerar, no puedo perder peso ». Y es mejor que el "sin peso" Bova lo mantenga también para el próximo año, dado que, según lo que dice la producción, es probable que haya una segunda serie que se realizará una vez más bajo el Mole. "Cada serie larga como esta representa un soplo de oxígeno para nosotros - explicó el Director de la Comisión de Cine, Paolo Manera y el Consejero de Cultura regional Vittoria Poggio - alrededor del ochenta por ciento de los trabajadores empleados en el set son de Turín, así como Apariciones y extras. En el reparto, además, Giuseppe Loconsole aparece entre los protagonistas otro nombre de nuestra casa ». La ficción debería transmitirse ya en primavera o como máximo en otoño en horario estelar en Canale 5. En el reparto, Anna Favella y Maurizio Marchetti  se destacan.