In occasione di OnePeopleOnePlanet, maratona multimediale realizzata per la 52a Giornata Mondiale della Terra dalle Nazioni Unite a Roma, Raoul Bova ha annunciato la sua collaborazione con Earth Day Italia, diventando Ambassador per la mobilità.
«Un ruolo sia teorico che pratico – racconta l’attore romano dal set
della nuova stagione di Don Matteo, dove torna nei panni di Don Massimo,
successore del Don Matteo di Terence Hill, dopo il successo della
scorsa stagione - Dare una mano per cercare di sensibilizzare più persone possibili sull’inquinamento atmosferico,
per chi ha un po’ di popolarità, è un dovere civico. Bisogna
intervenire in maniera costante per provare a recuperare i danni che
sono stati fatti dalle generazioni precedenti».
L’impegno di molti nomi dello spettacolo può fare la differenza?
Si, ma non basta. Per far sì che il cambiamento sia veramente
possibile, l’impegno serio deve arrivare dalla politica, da chi può
agire sulle leggi, sulle politiche ambientali. Siamo ancora in tempo, al
contrario siamo destinati all’estinzione.
Eppure, il problema è ancora tanto sottovalutato.
Non so come sia possibile. Abbiamo davanti ai nostri occhi i danni dell’inquinamento. Guardi la siccità di questi giorni, la mancanza di acqua, il caldo anomalo
e poi le alluvioni, gli eventi atmosferici estremi che accadono sempre
più spesso, devastando e sconvolgendo i nostri Paesi. Tutto questo non
ci fa sorgere qualche dubbio? Non ci chiediamo, cosa sta succedendo? La
terra ci sta mandando dei messaggi molto chiari che, se continueremo a
non cogliere, diventeranno sempre più pericolosi.
Il suo attivismo è molto concreto. Ha investito in una start-up
innovativa che si impegnerà per l’abbattimento della CO2 prodotta dalla
mobilità delle imprese.
Sono molto contento di questo investimento, è una start-up giovane e
il progetto prevede di arrivare entro il 2050 a una completa neutralità
climatica, secondo i principi e gli obiettivi del green deal europeo. Un
sogno realizzabile.
Cosa muove questo suo interesse?
Nasce dal desiderio di lasciare ai miei figli un mondo migliore. I
miei due ragazzi più grandi sono molto sensibili a questi temi, la loro
generazione è consapevole dell’emergenza e di conseguenza è attenta e
informata, forse perché vede il suo futuro decisamente a rischio.
Il buon esempio lo danno anche i genitori.
Fondamentale. La sensibilità a certi temi è altresì responsabilità
dei genitori che devono dare l’esempio anche con piccoli gesti, a
partire dalla raccolta differenziata fatta bene, dall’uso consapevole
dell’acqua, o della macchina, meglio se elettrica.
Un consiglio?
Avere dubbi, farci domande che ci permettono di crescere giorno dopo
giorno. Ascoltare, confrontarci con l’altro, guardare il mondo che
cambia e cercare di capire le nostre reazioni. Se ci disconnettiamo dal
mondo, e lasciamo andare le cose, senza preoccuparcene, ci possiamo
ritrovare in mezzo a eventi orribili, come la guerra, per esempio, senza
sapere come porvi rimedio.
........................
Con motivo de OnePeopleOnePlanet, un maratón multimedia organizado con motivo del 52º Día Mundial de la Tierra por las Naciones Unidas en Roma, Raoul Bova anunció su colaboración con Earth Day Italia, convirtiéndose en Embajador de la movilidad.
"Un papel teórico y práctico - dice el actor romano desde el plató de la nueva temporada de Don Matteo, donde regresa en el papel de Don Massimo, sucesor de Don Matteo de Terence Hill, tras el éxito de la última temporada - para sensibilizar a la mayor cantidad de gente posible sobre la contaminación del aire, para aquellos que tienen un poco de popularidad, es un deber cívico. Debemos intervenir constantemente para tratar de recuperar el daño que hicieron las generaciones anteriores”
¿Puede marcar la diferencia el compromiso de muchos nombres en el espectáculo?
Sí, pero eso no es suficiente. Para que el cambio sea realmente posible, el compromiso serio debe provenir de la política, de quienes pueden actuar sobre las leyes, sobre las políticas ambientales. Todavía estamos a tiempo, al contrario estamos condenados a la extinción.
Sin embargo, el problema todavía se subestima en gran medida.
No sé cómo es esto posible. Tenemos el daño de la contaminación ante nuestros ojos. Miren la sequía de estos días, la falta de agua, el calor anormal y luego las inundaciones, los eventos atmosféricos extremos que ocurren cada vez más, devastando y trastornando a nuestros países.
¿Todo esto no nos genera algunas dudas? No nos preguntamos, ¿qué está pasando? La tierra nos está enviando mensajes muy claros que, si seguimos sin captar, se volverán cada vez más peligrosos.
Su activismo es muy concreto. Ha invertido en una start-up innovadora que se esforzará por reducir el CO2 producido por la movilidad empresarial.
Estoy muy contento con esta inversión, es una start-up joven y el proyecto espera alcanzar la neutralidad climática completa para 2050, de acuerdo con los principios y objetivos del acuerdo verde europeo. Un sueño realizable.
¿Qué mueve este interés suyo?
Nació del deseo de dejarles a mis hijos un mundo mejor. Mis dos hijos mayores son muy sensibles a estos temas, su generación es consciente de la emergencia y en consecuencia está atenta e informada, quizás porque ven definitivamente en riesgo su futuro.
Los padres también dan un buen ejemplo.
Básico. La sensibilidad ante determinadas cuestiones también es responsabilidad de los padres que deben dar ejemplo incluso con pequeños gestos, empezando por la recogida selectiva bien hecha, el uso consciente del agua, o usar transporte, preferentemente eléctrico.
¿Un consejo?
Tener dudas, haciéndonos preguntas que nos permitan crecer día a día. Escuchando, enfrentándonos, viendo cómo cambia el mundo y tratando de entender nuestras reacciones. Si nos desconectamos del mundo, y dejamos ir las cosas, sin preocuparnos por ello, podemos encontrarnos en medio de hechos horribles, como la guerra, por ejemplo, sin saber cómo solucionarlos.