sábado, 29 de julio de 2023

Raoul Bova chiude Giffoni che si infiamma per I fantastici 5 /Raoul Bova cierra Giffoni que se enciende con I fantastici 5


"Uno sguardo sul mondo paralimpico, che spesse volte ha avuto poco spazio e nel tempo ne sta acquistando sempre di più".

Così Raoul Bova parla de I Fantastici 5 - la serie di Alexis Sweet e Laszlo Barbo in otto puntate prodotta da Lux Vide che andrà prossimamente in onda su Canale 5 - che è stata presentata in chiusura del Giffoni Film Festival.

"Da giovane sognavo di fare lo sportivo poi per un incontro fortuito ho iniziato a fare l'attore e poi ho iniziato a studiare. Con questo progetto, il destino mi ha portato a fare quello che avrei voluto fare nella vita, l'allenatore, il coach, entrare nella mente dello sportivo." dice Bova presentando la serie in cui interpreta un insegnante di atletica, un mental coach a cui si apre l'opportunità di lavorare in un prestigioso centro sportivo, per allenare quattro velocisti paralimpici. 


    Con lui sul palco quattro giovani attori che hanno preso parte alla serie: Vittorio Magazzù (Blanca, The Bad Guy) che veste i panni di Christian, capitano della squadra, sulla sedia a rotelle; Enea Barozzi (già visto in Fiori sopra l'inferno e prossimamente in Eppure Cadiamo Felici) che interpreta Elia, ragazzo con difficoltà neuronali legate al movimento; Fiorenza D'Antonio (È stata la mano di Dio, Il Commissario Ricciardi 2) che nella serie è Marzia, atleta non vedente, e Chiara Bordi, già vista nella serie tv Prisma, che nei Fantastici 5 è Laura, ragazza amputata a una gamba appena arrivata al centro ma dalle grandi potenzialità. 


    "Un onore lavorare con Raoul. Uno straordinario compagno di viaggio, avendo lavorato quattro mesi, in vari orari, sempre insieme. Ed è stato il collante di questo gruppo, da maestro di sport diventa maestro di vita. La serie ti fa rendere conto di quanto è pragmatica, senza retorica e vittimismo, perché una condizione di disabilità non toglie la dignità ad una persona" spiega Vittorio Magazzù. Emozioni e lacrime, quelle di Chiara Bordi dopo la visione del contributo video. "È un mondo inesplorato nel panorama televisivo, ossia quello dello sport paralimpico, che ha delle sue tecniche molto particolari. Quindi non vediamo l'ora che queste persone possano sentirsi rappresentate e comprese".
    

 “Una mirada al mundo paralímpico, que muchas veces ha tenido poco espacio y con el tiempo va adquiriendo cada vez más”. Así habla Raoul Bova de I Fantastici 5 - la serie de Alexis Sweet y Laszlo Barbo en ocho capítulos producida por Lux Vide que próximamente se emitirá en Canale 5 - que se presentó al final del Festival de Cine de Giffoni.

“De joven soñaba con ser deportista, luego por un encuentro casual comencé a ser actor y luego comencé a estudiar. Con este proyecto el destino me llevó a hacer lo que quería hacer en la vida, el entrenador, el entrenador , entrar en la mente del deportista" dice Bova presentando la serie en la que interpreta a un profesor de atletismo, un entrenador mental que tiene la oportunidad de trabajar en un prestigioso centro deportivo para entrenar a cuatro velocistas paralímpicos. 

  Con él sobre el escenario cuatro jóvenes actores que participaron en la serie: Vittorio Magazzù (Blanca, The Bad Guy) que interpreta el papel de Christian, capitán del equipo, en silla de ruedas; Enea Barozzi (ya vista en Fiori sopra l'inferno y próximamente en Yet We Fall Happy) que interpreta a Elia, un niño con dificultades neuronales relacionadas con el movimiento; Fiorenza D'Antonio (Fue la mano de Dios, Comisario Ricciardi 2) que en la serie es Marzia, una atleta ciega, y Chiara Bordi, ya vista en la serie de televisión Prisma, que en la serie es Laura, una chica con una pierna amputada recién llegada al centro pero con mucho potencial.  

“Un honor trabajar con Raoul. Un extraordinario compañero de viaje, habiendo trabajado cuatro meses, en varios momentos, siempre juntos. Y fue el aglutinante de este grupo, de maestro del deporte pasa a ser maestro de la vida. La serie te hace darte cuenta de cómo pragmático es, sin retórica y sin victimismo, porque una condición de discapacidad no quita la dignidad de una persona", explica Vittorio Magazzù. Emociones y lágrimas, las de Chiara Bordi tras ver el vídeo de la aportación. “Es un mundo inexplorado en el panorama televisivo, es decir, el del deporte paralímpico, que tiene sus propias técnicas muy particulares. Así que estamos ansiosos por que estas personas se sientan representadas y comprendidas”.


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