martes, 23 de abril de 2024

(Intervista + Fotos) Raoul & Rocío

Un po’ come nel reality-thriller Celebrity Hunted – Caccia all’uomo, dal 6 maggio su Prime Video, dove Rocío Muñoz Morales e Raoul Bova devono cercare di non farsi “catturare”, mi sono calata nella parte del cacciatore. Ridono, l’atmosfera è rilassata, forse proprio per l’ora tarda, parliamo di giochi, impegni, famiglia, amore. «Noi siamo una squadra» ripetono più volte. Ed è vero: l’impressione è quella di una coppia davvero affiatata, che si compensa. «Ci siamo molto divertiti a scappare in Celebrity Hunted» dice Raoul.«Anche la preparazione è stata bella: pianificare la fuga, i posti dove rifugiarsi…».

Come ci si sente a essere braccati?

Rocío: «Era un gioco, ma costruito in modo reale, con una carica adrenalinica pazzesca: gli uomini vestiti di nero che ci davano la caccia li sognavo anche di notte. Ricordo la sensazione di quando abbiamo finito di registrare: per settimane camminavo per strada guardandomi intorno».

Il piano di fuga lo avete progettato in due. Non è sempre facile mettere insieme teste diverse.

Rocío: «Non è facile, noi siamo partiti da come siamo nella vita: diversi ma complementari. E molto rispettosi delle nostre identità: nella diversità ci nutriamo a vicenda. La vera forza durante le riprese è stata essere insieme: quando uno aveva un momento di debolezza o stanchezza, l’altro lo spronava o agiva per entrambi. Stare vicino a lui mi dava la sicurezza per andare avanti con il nostro piano».

Raoul: «Siamo così di carattere. Ci affidiamo all’altro se vediamo che in quel momento è più sicuro o forte. C’è molta complicità».

E, presi singolarmente, come siete?

Rocío: «Io sono quella più razionale, a volte (ride mentre guarda Raoul che fa un’espressione dubbiosa, ndr)… Forse lui non è d’accordo. Ci tengo alla preparazione, ho bisogno di un’organizzazione per poi magari scombussolare tutto. Forse sono quella più…».

Raoul: «Maniacale? (ridono insieme, ndr). In senso positivo! Diciamo più pignola».

Rocío: «E lui è quello che ha più intuizione».

Raoul: «Se ci ragiono troppo, poi faccio casini. Mi devo fidare dell’istinto».

Rocío: «Nelle difficoltà agisce, e spesso è una salvezza».

Un poco como en el reality-thriller Celebrity Hunted - Caccia all'uomo, a partir del 6 de mayo en Prime Video, donde Rocío Muñoz Morales y Raoul Bova tienen que intentar que no les "pillen", me pongo en el papel del cazador. Se ríen, el ambiente es distendido, quizá por lo avanzado de la hora, hablamos de juegos, de compromisos, de familia, de amor. Somos un equipo", repiten varias veces. Y es cierto: la impresión es la de una pareja muy unida, que se compensa mutuamente. "Nos lo pasamos muy bien escapando en Celebrity Hunted", dice Raoul. "La preparación también fue agradable: planificar la huida, los lugares donde refugiarse...".

¿Qué sentiste al ser cazada?

Rocío: "Era un juego, pero de verdad, con una adrenalina loca: los hombres vestidos de negro cazándonos, soñaba con ellos incluso por la noche. Recuerdo la sensación cuando terminamos de grabar: durante semanas me paseaba por las calles mirando a mi alrededor".

El plan de fuga lo planeasteis entre los dos. No siempre es fácil juntar cabezas diferentes.

Rocío: "No es fácil, empezamos como somos en la vida: diferentes pero complementarios. Y muy respetuosas con nuestras identidades: en la diversidad nos nutrimos mutuamente. La verdadera fuerza durante el rodaje fue estar juntos: cuando uno tenía un momento de debilidad o cansancio, el otro le espoleaba o actuaba por los dos. Estar cerca de él me daba la seguridad necesaria para seguir adelante con nuestro plan".

Raoul: "Somos así en carácter. Nos apoyamos en el otro si vemos que está más seguro o más fuerte en ese momento. Hay mucha complicidad".

Y, tomados individualmente, ¿cómo sois?

Rocío: 'Yo soy la más racional, a veces (se ríe mientras mira a Raoul que pone cara de duda, ed)... A lo mejor él no está de acuerdo. Me preocupo por la preparación, necesito organización y luego a lo mejor lo estropeo todo. A lo mejor soy más...".

Raoul: "¿Maníaca? (ríen juntos, ed.). ¡En un sentido positivo! Digamos que más quisquillosa'.

Rocío: "Y él es más intuitivo".

Raúl: "Si le doy muchas vueltas, meto la pata. Tengo que confiar en mi instinto".


 

l reality si intitola Celebrity Hunted. Che effetto fa essere celebri?

Raoul: «Forse è una delle cose belle del nostro lavoro: assumi anche per gli altri un ruolo, un’importanza, una responsabilità».

Rocío: «Celebrità è una parola che non mi sento addosso. Ma non voglio essere ipocrita: il mio lavoro mi ha permesso di diventare popolare, di avere attenzioni. Eppure ancora mi colpisce quando ricevo affetto e vengo apprezzata per il mio lavoro, quando sono presa in considerazione e ascoltata da tante persone».

Raoul: «Da bambino pensavo che essere famoso volesse dire apparire sulla Settimana Enigmistica, oggi mi stupisco quando mi danno le copertine dei magazine».

E, invece, il lato negativo della celebrità?

Rocío: «Tutti noi facciamo i conti ogni giorno con il nostro essere fallibili, fragili. A volte non ti senti a tuo agio».

Raoul: «È più difficile avere problemi se sei famoso, non puoi parlarne perché in teoria sei uno fortunato».

Rocío: «Anche se poi ce li hai ugualmente».

Raoul: «Hai momenti tristi, in cui pensi di non farcela. Dietro al personaggio sei una persona, con le proprie gioie e i propri dolori. A noi non è mai piaciuto mettere in piazza le cose private. Diciamo che una piccola maschera, quando esci di casa, la devi indossare».

Che genitori siete?

Rocío: «Ad Alma e Luna (8 e 4 anni, ndr) non importa se sono famosa o a che ora torno. Per loro conta che ci sia e che sia felice. Voglio trasmettere il messaggio che hanno una mamma che ha una sua dimensione, che fatica, che crede in quello che fa, che è entusiasta, che vuole evolvere. Credo che sia l’insegnamento più importante per loro, future donne che dovranno trovare la propria strada».

Raoul: «Le bambine sono le regine della famiglia. A loro dedichiamo tempo e attenzioni, ma mettiamo anche delle regole. E sono d’accordo con Rocío: la sua felicità è la felicità di tutti noi. Nessuno vuole accanto una persona insoddisfatta della propria vita».

Siete mai entrati in competizione sul lavoro?

Raoul: «No, non c’è mai stata invidia o concorrenza. Anzi, io riconosco in Rocío qualità che io non ho e viceversa. Certo, quando uno lavora e l’altro no… In fondo, siamo lavoratori precari. Spesso tra un progetto e l’altro passa del tempo, e questo può provocare ansia se sei da solo. Quando sei in coppia e hai figli, arrivi a un equilibrio: se sta lavorando lei io mi dedico di più alla famiglia, e viceversa».

Rocío: «Non siamo competitivi nemmeno per carattere. A entrambi piace fare le cose, ma non paragonarci agli altri. Non siamo persone invidiose che guardano nelle finestre dei vicini. Siamo molto “squadra”, i primi supporter l’uno dell’altra: non solo perché ci amiamo, ma perché sappiamo quanto ognuno di noi tiene a quello che fa. Quello che accade a lui è come se accadesse a me».

Chi fa cosa in casa?

Raoul: «Lei mette a posto gli armadi in continuazione. Io metto in disordine (ride, ndr)».

Rocío: «Non abbiamo ruoli prestabiliti. Non c’è uno che guida la macchina e uno che cucina. Aiuta chi deve aiutare, chi in quel momento ha più energia: è il nostro equilibrio. E il nostro lato “moderno”. D’altro canto, so che è un po’ contraddittorio, abbiamo anche una visione un po’ all’antica…».

Raoul: «Ci piace che ci sia corteggiamento, galanteria».

Rocío: «A lui piace interpretare il ruolo dell’uomo di famiglia. E a me piace molto essere la donna, mi piace avere un compagno che ancora mi sorprende, che sta attento alle piccole cose, a essere galante. Come a lui piace che, quando arriva a casa, io gli vada incontro per baciarlo».

Raoul: «Sono piccole attenzioni reciproche. A tutti piace essere coccolati, sentirsi importanti. Noi amiamo corteggiarci».

Come vi siete incontrati?

Rocío: «Sul set di Immaturi – Il viaggio, in Grecia. Io non parlavo una parola di italiano e stavo cominciando a fare l’attrice. Ho subito apprezzato in lui la professionalità e la serietà, non faceva battute, anzi ci teneva a metterti a tuo agio, era rispettoso dei tempi, delle colleghe: questa cosa mi ha colpito. Non sapevo molto bene chi fosse, che fosse famoso. Era un uomo molto bello, ma mi è arrivato ancora più forte il fatto che era un’anima bellissima».

Raoul: «Ci si riconosce quando due anime hanno qualcosa da condividere. Sul set ero come sono sempre. Perché credo nel rispetto delle donne, nell’educazione. Poi ci siamo rivisti e col tempo è arrivato qualcosa che mi ha fatto battere il cuore. E non si è fermato più».

Siete gelosi quando uno dei due gira scene romantiche o di sesso?

Raoul: «Ci siamo conosciuti come attori e ci accettiamo per il lavoro che facciamo. Se uno dà modo all’altro di essere geloso è perché c’è un problema di base, non perché fa l’attore».

Rocío: «A tutti piace essere esclusivi, però io lo so che non sto condividendo l’uomo che amo: quello sul set è solo il professionista, è lavoro. Poi, essendoci incontrati mentre giravamo un film, abbiamo visto entrambi come ci comportiamo, siamo due persone serie. Ci siamo scelti e ci scegliamo ogni giorno. Scherziamo sulla gelosia, ma in maniera complice. Siamo molto trasparenti e fedeli per scelta».

El reality show se llama Celebrity Hunted. ¿Qué se siente al ser famoso?

Raoul: "Quizá sea una de las cosas buenas de nuestro trabajo: asumes un papel, una importancia, una responsabilidad para los demás. 

Rocío: "Famosa es una palabra que no siento. Pero no quiero ser hipócrita: mi trabajo me ha permitido ser popular, llamar la atención. Sin embargo, me sigue impresionando recibir cariño y ser apreciada por mi trabajo, que tanta gente me tenga en cuenta y me escuche'.

Raoul: "De niño, pensaba que ser famoso significaba aparecer en la Settimana Enigmistica, hoy me sorprendo cuando salgo en portadas de revistas".

¿Y el lado negativo de la fama?

Rocío: "Todos asumimos cada día que somos falibles, frágiles. A veces no te sientes cómodo'.

Raúl: "Es más difícil tener problemas si eres famoso, no puedes hablar de ello porque en teoría eres un tipo con suerte".

Rocío: "Aunque los tengas igual".

Raúl: "Tienes momentos tristes, en los que piensas que no lo vas a conseguir. Detrás del personaje eres una persona, con tus propias alegrías y penas. Nunca nos ha gustado sacar a la luz cosas privadas. Digamos que una pequeña máscara, cuando sales de casa, te la tienes que poner".

¿Qué padres son?

Rocío: "A Alma y Luna (8 y 4 años, ed.) les da igual si soy famosa o a qué hora vuelvo. Lo que les importa es que yo esté ahí y que ellas sean felices. Quiero transmitirles el mensaje de que tienen una madre que tiene su propia dimensión, que lucha, que cree en lo que hace, que es entusiasta, que quiere evolucionar. Creo que esa es la lección más importante para ellas, futuras mujeres que tendrán que encontrar su propio camino'.

Raoul: "Las niñas son las reinas de la familia. Les dedicamos tiempo y atención, pero también les ponemos normas'. Y estoy de acuerdo con Rocío: su felicidad es la felicidad de todos nosotros. Nadie quiere a su lado a alguien insatisfecho con su vida'.

¿Alguna vez habéis entrado en competición en el trabajo?

Raúl: 'No, nunca ha habido envidia ni competencia. Al contrario, reconozco en Rocío cualidades que yo no tengo y viceversa. Claro que cuando uno trabaja y el otro no... Al fin y al cabo, somos trabajadores precarios. Muchas veces pasa el tiempo entre proyecto y proyecto, y eso puede generar ansiedad si estás solo. Cuando estás en pareja y tienes hijos, llegas a un equilibrio: si ella trabaja, yo me dedico más a la familia, y viceversa".

Rocío: "No somos competitivos ni siquiera en el carácter. A los dos nos gusta hacer cosas, pero no compararnos con los demás. No somos personas envidiosas que miran por la ventana del vecino. Somos muy de 'equipo', el primer apoyo del otro: no sólo porque nos queremos, sino porque sabemos cuánto nos importa a cada uno lo que hacemos. Lo que le pasa a él es como si me pasara a mí".

¿Quién hace qué en casa?

Raoul: "Ella ordena los armarios todo el tiempo. Yo ensucio (risas, ed.)".

Rocío: "No tenemos roles predeterminados. No hay uno que conduce el coche y otro que cocina. Ayudamos a quien hay que ayudar, a quien tiene más energía en ese momento: ese es nuestro equilibrio. Y nuestro lado "moderno". Por otro lado, sé que es un poco contradictorio, también tenemos una visión un poco anticuada...'.

Raoul: "Nos gusta que haya cortejo, galantería".

Rocío: 'A él le gusta hacer el papel de padre de familia. Y a mí me gusta mucho ser la mujer, me gusta tener una pareja que me siga sorprendiendo, que se fije en las pequeñas cosas, que sea galante. Igual que a él le gusta que, cuando llega a casa, me acerque a él para besarle'.

Raoul: 'Son pequeñas atenciones mutuas. A todos nos gusta que nos mimen, sentirnos importantes. Nos encanta cortejarnos".

¿Cómo os conocisteis?

Rocío: "En el plató de Immaturi - Il viaggio, en Grecia. Yo no hablaba ni una palabra de italiano y estaba empezando a ser actriz. Enseguida aprecié su profesionalidad y seriedad, no hacía bromas, al contrario, quería que te sintieras a gusto, era respetuoso con los tiempos, con sus compañeros: eso me impactó. No sabía muy bien quién era, que era famoso. Era un hombre muy guapo, pero me llegó con más fuerza aún que era un alma hermosa'.

Raoul: 'Te reconoces cuando dos almas tienen algo que compartir. En el plató, yo era como siempre. Porque creo en el respeto a la mujer, en la educación. Luego nos volvimos a ver y con el tiempo llegó algo que hizo latir mi corazón. Y desde entonces no ha parado". 

¿Se ponen celosos cuando uno de los dos rueda escenas románticas o de sexo?

Raoul: 'Nos conocimos como actores y nos aceptamos mutuamente por el trabajo que hacemos. Si uno da pie a que el otro se ponga celoso es porque hay un problema de fondo, no porque sea actor'.

Rocío: 'A todo el mundo le gusta ser exclusivo, pero yo sé que no comparto al hombre que quiero: el que está en el rodaje es sólo el profesional, es trabajo'. Entonces, al habernos conocido rodando una película, los dos vimos cómo nos comportamos, somos dos personas serias. Nos elegimos el uno al otro y nos elegimos cada día. Bromeamos sobre los celos, pero de manera cómplice. Somos muy transparentes y fieles por elección".

 

Fuente

 (Vídeo) Tráiler 'Celebrity Hunted'

 

(Fotos) Presentazione #celebrityhunted (6 maggio)