Bello y modesto. El actor comenzó su camino con "Piccolo grande amore", la primera película que protagonizó en el '92. en los últimos años se ha acostumbrado a diferentes roles muy interesantes.
Raoul Bova siempre está en la cresta de la ola. El actor está viajando a toda velocidad en el mare nostrum de la comedia, el género más rentable del cine italiano. En la película de Paolo Genovese, ¿Alguna vez has estado en la Luna?, trabaja en una granja en Puglia ,en donde una joven mujer de carrera, Guia, alma de un periódico de la moda en Milán, hereda de parientes lejanos. Guia quiere vender la granja, pero para interrumpir sus intenciones están Pino, el primo autista, y Renzo, el viudo factor de encanto y padre de un niño de nueve años. Huelga decir que las jóvenes hermosas y cínicos siguen quemadas por su mirada magnética, que en esta película se divierte mostrando un gran físico."Renzo es un papá, viudo, dedica sus días en el trabajo, el cuidado de la finca y su hijo", explica Raoul Bova, que explica su carácter después del estreno de la película. Amor dejado de lado - al parecer debido a que tiene una relación adúltera con la veterinaria del país -, que está dedicado a los animales y vive una rutina por los ritmos de la naturaleza, lejos del mundo de las mujeres que con el tiempo se enamora.Uno de los actores más representativo de Italia, Raoul Bova, ahora tiene a sus pies docenas de películas en Italia y Estados Unidos. Ganador de numerosos premios, el actor fue nombrado el embajador de la Buena Voluntad de la FAO e durante la celebración del Día Mundial de la Alimentación.Un papel similar que había jugado en La Lupa. Veinte años más tarde, cuando él se encuentra con el papel de un granjero de Puglia?Para mí fue agradable y natural, debido a que algunos amigos de la infancia y mi padre viven en el campo, así que estoy acostumbrado. De hecho, te diré que ahora quiero ir más a menudo y, a veces escapar de la ciudad. Allí me di cuenta de cómo el contacto con la naturaleza será capaz de presenciar el nacimiento de la vida. Los niños de hoy no lo saben, pero la culpa no es de ellos, ya que, viviendo en la ciudad, donde se puede ver un vegetal que crece? Ellos ni siquiera saben lo que es una granja de pollos; para ellos es las piezas de pollo al supermercado.leer la revista
Bello e modesto, mai sopra le righe.
L’attore ha fatto strada da "Piccolo grande amore", il primo film nel
quale ha recitato nel ‘92. in questi anni ci ha abituati a ruoli diversi
e interessanti.
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Raoul Bova sempre più sulla cresta dell’onda.
L’attore viaggia a gonfie vele sul mare nostrum della commedia, il
filone più redditizio della produzione cinematografica italiana. Nel
film di Paolo Genovese, Sei mai stata sulla Luna?, è il fattore di una
masseria pugliese che una giovane donna in carriera, Guia, anima di un
giornale d’alta moda a Milano, eredita da lontani parenti. Guia vorrebbe
vendere la masseria, ma a intralciare le sue intenzioni ci sono Pino,
il cugino autistico, e Renzo, l’affascinante fattore vedovo e padre di
un bambino di nove anni. Inutile dire che la bella e cinica giovane
resterà fulminata dallo sguardo magnetico del fattore, che in questo
film mette in mostra un fisico palestrato.
«Renzo è un papà che, rimasto vedovo, dedica le sue giornate al lavoro, alla cura della masseria e a suo figlio», precisa Raoul Bova, spiegando il suo personaggio dopo l’anteprima del film. Ha accantonato l’amore – apparentemente perché ha una relazione adulterina con la veterinaria del paese –, si dedica agli animali e vive una routine scandita dai ritmi della campagna, molto lontana dal mondo della donna della quale infine si innamorerà.
Uno degli attori italiani più rappresentativi dello star system nazionale, Raoul Bova, ha ormai al suo attivo decine di film interpretati in Italia e in America. Vincitore di numerosi premi, di recente l’attore è stato nominato dalla Fao Ambasciatore di Buona Volontà durante la celebrazione della Giornata mondiale dell’alimentazione.
Un ruolo analogo lo aveva già interpretato ne La Lupa, di Gabriele Lavia. A distanza di vent’anni, come si ritrova nelle vesti di un contadino pugliese?
Per me è stato bello e naturale, perché alcuni amici d’infanzia e mio papà vivono in campagna, quindi ci sono abituato. Anzi, le dirò che ormai desidero andarci sempre più spesso e fuggire ogni tanto dalla città. Lì mi sono reso conto di come solo a contatto con la natura si riesca ad assistere alla nascita della vita. I bambini di oggi non lo sanno, ma la colpa non è loro, perché, vivendo in città, dove possono vedere un ortaggio che cresce? Non sanno neanche cosa sia un pollo ruspante; per loro il pollo è quello a pezzi del supermercato.
il seguito sulla rivista
«Renzo è un papà che, rimasto vedovo, dedica le sue giornate al lavoro, alla cura della masseria e a suo figlio», precisa Raoul Bova, spiegando il suo personaggio dopo l’anteprima del film. Ha accantonato l’amore – apparentemente perché ha una relazione adulterina con la veterinaria del paese –, si dedica agli animali e vive una routine scandita dai ritmi della campagna, molto lontana dal mondo della donna della quale infine si innamorerà.
Uno degli attori italiani più rappresentativi dello star system nazionale, Raoul Bova, ha ormai al suo attivo decine di film interpretati in Italia e in America. Vincitore di numerosi premi, di recente l’attore è stato nominato dalla Fao Ambasciatore di Buona Volontà durante la celebrazione della Giornata mondiale dell’alimentazione.
Un ruolo analogo lo aveva già interpretato ne La Lupa, di Gabriele Lavia. A distanza di vent’anni, come si ritrova nelle vesti di un contadino pugliese?
Per me è stato bello e naturale, perché alcuni amici d’infanzia e mio papà vivono in campagna, quindi ci sono abituato. Anzi, le dirò che ormai desidero andarci sempre più spesso e fuggire ogni tanto dalla città. Lì mi sono reso conto di come solo a contatto con la natura si riesca ad assistere alla nascita della vita. I bambini di oggi non lo sanno, ma la colpa non è loro, perché, vivendo in città, dove possono vedere un ortaggio che cresce? Non sanno neanche cosa sia un pollo ruspante; per loro il pollo è quello a pezzi del supermercato.
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Revista Madre
