Bova, come è stato il suo approccio con questo testo?
Mi ha subito affascinato. È un lavoro che è stato rappresentato a Broadway, è stato portato in scena da attori molto importanti e di grande spessore.
Chi conosce già “Love Letters” deve aspettarsi qualche novità?
Solitamente lo spettacolo è stato limitato alla lettura delle lettere: la nostra versione invece è un po’ più movimentata, con una bellissima scenografia e la simulazione di un incontro tra i due protagonisti.
Lei va in scena con la sua compagna: più facile o più difficile lavorare con chi divide la vita quotidiana?
Ci sono tanti vantaggi: a volte è più facile trovare l’intesa con uno sguardo o una battuta, in situazioni particolari è più facile capirsi. Il problema è che non puoi arrabbiarti più di tanto se qualcosa non va (ride, ndc): bisogna essere più clementi del solito quando c’è qualche intoppo.
Com’è stare sul palcoscenico per chi è più abituato a set televisivi o cinematografici?
A me piace fare teatro. Aiuta ad avere tempi e ritmi. Tiene in forma come una palestra. Questo testo poi è fatto di letture che mi piacciono e che mi piacerebbe interpretare anche in un film. E comunque, sul palco o davanti alla cinepresa, sono sempre io: con la stessa dedizione e lo stesso impegno. Come ogni storia che interpreto è un viaggio dentro me stesso e dentro il personaggio. E poi fa anche bene cambiare, altrimenti non sorprendi più né il pubblico né te stesso: è un modo per ricercare entusiasmo.
Da giovanissimo era un promettente nuotatore: come è maturato il passaggio nel mondo dello spettacolo?
Non avevo idea di come sarebbe stato passare dalla vita sportiva a quella lavorativa, che per molti è un passaggio molto difficile. E tra l’altro questa è una riflessione che faccio anche in un film di prossima produzione. È iniziato con un regista che cercava un protagonista per un film sportivo e ha visto in me il personaggio che raccoglieva determinate vicissitudini.
E poi?
Be’, all’inizio è un mestiere sul quale non puoi fare affidamento, magari fai due film e poi ti fermi. A 18 anni devi considerarlo un hobby e portate avanti altre cose: una carriera parallela, gli studi. Quando ho visto che i film diventavano tre, quattro e poi cinque… diciamo che hanno preso il sopravvento.
Aveva un modello particolare?
Di attori ne ammiravo tanti nei quali un po’ mi rivedevo e mi immaginavo, ma il mio sogno non era diventare come uno in particolare. Volevo esprimere me stesso, come se avessi fatto il pittore o lo scrittore: in fondo ogni forma d’arte è una maniera per esprimere se stessi.
Poc’anzi citava un film che sta per girare.
Racconto l’essere campione, le privazioni, la non realizzazione di un sogno sportivo con le esperienze di quattro nuotatori con storie diverse, che hanno dato la vita per lo sport e alla fine si confrontano con se stessi e si rendono conto che oltre lo sport c’è ben altro. Sarà girato in più di un anno e pronto nel 2020.
Le piace l’Abruzzo?
È una regione verso la quale nutro un particolare affetto, ho molti amici qui. Associo l’Abruzzo a gentilezza, generosità, passionalità: gli abruzzesi sono persone eccezionali, tra le più gentili che abbia conosciuto.
Il posto che preferisce da queste parti?
Uno dei miei preferiti è la zona intorno al lago del Salto, al confine col Lazio.
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Bova, ¿cómo fue tu acercamiento a este texto?
Inmediatamente me fascinó. Es un trabajo que se mostró en Broadway, fue realizado por actores muy buenos y muy importantes.
¿Quién ya ha visto "Love Letters" debería esperar algunas novedades?
Por lo general, el espectáculo se limitaba a leer cartas: nuestra versión es un poco más animada, con una hermosa escenografía y la simulación de un encuentro entre los dos protagonistas.
Subes al escenario con tu pareja: ¿es más fácil o más difícil trabajar con quienes comparten la vida diaria?
Hay muchas ventajas: a veces es más fácil encontrar el acuerdo con una mirada o una broma, en situaciones particulares es más fácil entenderse. El problema es que no puedes enfadarte demasiado si algo sale mal (risas, ndc): tienes que ser más indulgente de lo habitual cuando hay algún problema.
¿Cómo es estar en el escenario para aquellos que están más acostumbrados a la televisión o al cine?
Me gusta hacer teatro, ayuda a tener tiempo y ritmo. Mantente en forma como un gimnasio. Este texto está hecho de lecturas que me gustan y que me gustaría interpretar incluso en una película. Y de todos modos, en el escenario o frente a la cámara, siempre soy yo: con la misma dedicación y el mismo compromiso. Como cualquier historia que hago, es un viaje dentro de mí y dentro del personaje. Y también es bueno cambiar, de lo contrario ya no sorprenderás al público ni a ti mismo: es una forma de buscar entusiasmo.
Cuando era muy joven, era un nadador prometedor: ¿cómo se desarrolló la transición al mundo del entretenimiento?
No tenía idea de cómo sería pasar del deporte a la vida laboral, lo que para muchos es una transición muy difícil. Y entre otras cosas, este es un reflejo que también hago en una próxima película. Comenzó con un director que buscaba un protagonista para una película deportiva y vio en mí el personaje que reunía ciertas vicisitudes.
Y entonces?
Bueno, al principio es una profesión en la que no puedes confiar, tal vez haces dos películas y luego lo dejas. A los 18 años debes considerarlo un pasatiempo y continuar con otras cosas: una carrera paralela, tus estudios. Cuando vi que las películas se convirtieron en tres, cuatro y luego cinco ... digamos que se hizo algo real.
¿Tenía un modelo en particular?
Admiraba a muchos actores en los que me veía un poco y me imaginaba a mí mismo, pero mi sueño no era ser como uno en particular. Quería expresarme, como si hubiera sido pintor o escritor: después de todo, cada forma de arte es una forma de expresarse.
Pocanzi mencionó una película que está a punto de ser filmada.
Hablo de ser campeón, de la privación, no realizar un sueño deportivo con las experiencias de cuatro nadadores con historias diferentes, que dieron sus vidas por el deporte y finalmente se confrontaron y se dieron cuenta de que más allá del deporte hay algo mas Se rodará durante este año y estará lista en 2020.
¿Te gusta Abruzo?
Es una región a la que tengo un afecto particular, tengo muchos amigos aquí. Asocio a Abruzzo con amabilidad, generosidad y pasión: los habitantes de Abruzzo son personas excepcionales, entre las más amables que he conocido.
¿Qué lugar prefieres por aquí?
Uno de mis favoritos es el área alrededor del lago Salto, en la frontera con Lazio.