Entra in scena nella quinta puntata, non in bici ma in sella a una moto. Compito non facile per Raoul Bova chiamato, come don Massimo, a subentrare a Terence Hill e al suo don Matteo che lascia dopo 255 episodi e 12 stagioni dall’esordio avvenuto il 7 gennaio 2000. 83 anni il 29 marzo, Terence Hill, al secolo Mario Girotti, avrebbe voluto continuare ma con altri ritmi di lavoro, meno intensi. "Senza il pubblico da casa non ci sarebbe stato Don Matteo, per questo ci tengo a ringraziarlo, come la troupe – il commosso saluto inviato dal suo ranch negli Stati Uniti – i tanti colleghi che hanno lavorato con me in questi anni, in particolare il mio amico Nino Frassica. Dopo la fine del set, mi mancavate tutti". Ma non ha alcuna intenzione di fermarsi, ci saranno probabilmente per lui due film, un western e un film di Natale.
In questa 13ª stagione, 10 serate da giovedì 31 marzo su Raiuno, avviene dunque questa “storica“ staffetta, con Bova che verrà affiancato da Frassica, Maria Chiara Giannetta e da Flavio Insinna che torna dopo vent’anni.
Bova, bella responsabilità prendere il posto di Terence Hill.
"Quando mi è stato proposto da Lux e Rai di partecipare a Don Matteo è stato un grandissimo onore. Cambia tutto, la vita, le persone, perché non anche le serie. Ma non volevo assolutamente che fosse una sostituzione. È un proseguire, fare evolvere la serie lasciando gli ingredienti che piacciono da anni. Ma don Matteo rimarrà don Matteo e Terence Hill sarà sempre Terence Hill".
Chi è don Massimo?
"Il personaggio si è andato definendo grazie ai confronti e al lavoro di scrittura in cui mi hanno coinvolto gli sceneggiatori, per capire cosa si voleva raccontare di questo prete. È una persona che fin da giovane ha lottato per la giustizia e poi ha trovato la sua strada nel sacerdozio, grazie anche all’incontro con don Matteo. È un prete giovane, forte e fragile allo stesso tempo, che ha voglia di combattere, di capire cosa vuol dire perdonare, dare una seconda opportunità, non giudicare le persone dall’apparenza, e tutto questo lui lo va scoprendo di volta in volta, con i vari casi".
Hill le ha dato dei consigli?
"Ho voluto incontrarlo e guardarlo negli occhi, avere il suo consenso e ricevere da lui questo testimone. Mi ha detto: scegli per il tuo personaggio il nome che ti sembra più giusto e il modo di interpretarlo, e soprattutto cerca di essere il più possibile te stesso".
Entra en escena en el quinto episodio, no en una bicicleta sino en una motocicleta. No es tarea fácil para Raoul Bova llamado, como Don Massimo, a tomar el relevo de Terence Hill y su Don Matteo que se va después de 255 episodios y 12 temporadas desde su debut el 7 de enero de 2000. 83 años el 29 de marzo, nace Terence Hill Mario Girotti, le hubiera gustado seguir pero con otros ritmos de trabajo menos intensos. “Sin el público de casa no hubiera existido Don Matteo, por eso quiero agradecerle, como la comparsa -el emotivo saludo enviado desde su rancho en Estados Unidos- a los muchos compañeros que han trabajado conmigo a lo largo de los años, en particular a mi amigo Nino Frassica. Después del final del rodaje, los extrañé a todos ". Pero no tiene intención de parar, probablemente habrá dos películas para él, un western y una película navideña.
En esta 13ª temporada, 10 noches a partir del jueves 31 de marzo en Raiuno, tiene lugar este relevo "histórico", con Bova al que se unirán Frassica, Maria Chiara Giannetta y Flavio Insinna que regresa después de veinte años.
Bova, gran responsabilidad tomar el lugar de Terence Hill.
“Cuando Lux y Rai me propusieron participar en Don Matteo fue un gran honor. Cambia todo, la vida, las personas, porque ni siquiera la serie. Pero no quería en absoluto que fuera un reemplazo. los ingredientes que han gustado durante años. Pero Don Matteo seguirá siendo Don Matteo y Terence Hill siempre será Terence Hill ".
¿Quién es Don Massimo?
“El personaje se ha ido definiendo gracias a las discusiones y el trabajo de escritura en el que me han involucrado los guionistas, para entender lo que querían contar sobre este sacerdote. Es una persona que luchó por la justicia desde temprana edad y luego encontró la su camino en el sacerdocio, gracias también a su encuentro con Don Matteo, un sacerdote joven, fuerte y frágil al mismo tiempo, que quiere luchar, comprender lo que significa perdonar, dar una segunda oportunidad, no juzga a las personas por la apariencia, y todo esto lo va descubriendo de vez en cuando, con los diversos casos”.
¿Hill te dio algún consejo?
“Quería conocerlo y mirarlo a los ojos, obtener su consentimiento y recibir este testimonio de él. Me dijo: elige para tu personaje el nombre que te parezca correcto y la forma de interpretarlo, y sobre todo trata de ser lo más tanto como sea posible. Tú mismo".