lunes, 4 de abril de 2022

Don Massimo? Un gran bel regalo/Don Massimo? Un gran bello regalo


Radio Corriere TV


Don Matteo”, un successo senza fine. Nella serata del debutto di stagione la serie cult di Rai 1 ha
conquistato, ancora una volta, la grande platea elevisiva. A seguirla, giovedì 31 marzo, 6 milioni
541 mila telespettatori (29,9 %). Il pubblico ha ritrovato i propri beniamini ed è ora pronto ad abbracciare l’attesa new entry, in scena a partire dalla quinta puntata: Raoul Bova-Don Massimo.


“Quando mi è stato proposto il ruolo, la possibilità di prendereparte a ‘Don Matteo’, ho provato un grandissimo piacere – afferma l’attore –. Credo che Luca (Bernabei, produttore della serie) e la Rai, non mi avrebbero assegnato una responsabilità così grossa se non ci fosse stata stima, se non ci fosse stato un apprezzamento”. Don Massimo è un prete diverso da don Matteo e da tutti gli altri. Un prete contadino, abituato a sporcarsi le mani, più propenso a stare tra gli ulivi umbri a zappare la terra che a stare dentro le quattro mura della canonica. Saldo nella sua fede e nel suo rapporto con Dio, ma con le difficoltà di tutte le persone di oggi, dell’uomo comune: un prete che, come tutti noi, ha a volte anche bisogno di sfogarsi, di scaricare le tensioni. “Ha un carattere forte, ha voglia di stare tra la gente, di vedere le cose per quelle che sono – prosegue Bova –, è un prete in evoluzione, giovane, che desidera confrontarsi con il perdono, che non giudica le persone dall’apparenza. Perdonare non è scontato, accogliere non è scontato, combattere contro le ingiustizie vuol dire amare il prossimo, tutto ciò su cui si posa il tuo sguardo”. Nell’Umbria di Don Matteo il giovane


Don Massimo faticherà a conquistare il cuore dei fedeli, all’inizio diffidenti, che nel tempo sapranno però riconoscerlo come un amico: “Non sarà accettato a braccia aperte, lo ostacoleranno in tutti i modi. Per lui la vita sarà dura. Massimo entrerà in punta di piedi, è una persona molto educata, in ascolto, e comprende la reazione della gente. Per lui è importante essere se stesso, cercare di risolvere i casi che gli si presentano e avere curiosità verso la verità, pronto a fare tutto il possibile per la sua comunità, per la sua parrocchia” dice Bova, che sembra avere trovato un buon feeling con il proprio personaggio: “La vita cambia come cambiano le serie, cambiano i preti e anche le persone. Gli sceneggiatori mi hanno coinvolto e mi hanno fatto appassionare, Don Massimo è un personaggio attivo, che ha voglia di imparare, che è fragile e forte allo stesso tempo. In questo momento della mia carriera avevo bisogno di un personaggio così, di avere queste emozioni, di provarle e di recitarle. Mi è stato fatto un bel regalo”. Bova, che da Terence Hill riceve il testimone, spiega come quella in corso non sia affatto una sostituzione, bensì un proseguimento: “Don Matteo rimarrà sempre don Matteo, Terence rimarrà sempre Terence. Non si tratta di sostituire, ma di fare evolvere una serie che dà da sempre
ottimi risultati”. Don Matteo è una “tradizione che accompagna gli spettatori da diverso tempo – conclude Bova – è una serie che ho sempre amato, mi ha sempre fatto compagnia. Un racconto che fa ridere, sognare, commuovere”. 

Un consiglio ricevuto dal grande
Terence Hill? “Ci siamo incontrati e ci siamo guardati negli occhi.
Credevo che fosse giusto avere da lui questo testimone. Terence
mi ha detto di essere sempre me stesso, sincero”.

Don Matteo”, un éxito interminable. El estreno de la nueva temporada de la serie de culto de Rai 1 conquistó, una vez más, al gran público. Siguiéndolo, el jueves 31 de marzo, 6 millones 541 mil espectadores (29,9%). El público se reencontró con sus favoritos y ahora están listo para abrazar la nueva llegada tan esperada,  a partir del quinto episodio: Raoul Bova-Don Massimo. 
 
“Cuando me ofrecieron el papel, la oportunidad de formar parte de 'Don Matteo', sentí un gran placer - dice el actor -. Creo que Luca (Bernabei, productor de la serie) y Rai, no me hubieran dado una responsabilidad tan grande si no hubiera habido estima, si no hubiera habido aprecio". Don Massimo es un sacerdote diferente de Don Matteo y de todos los demás. Un cura campesino, acostumbrado a ensuciarse las manos, más inclinado a quedarse entre los olivos de Umbría para cavar la tierra que quedarse dentro de las cuatro  paredes de la rectoría. Firme en su fe y en su relación con Dios, pero con las dificultades de todas las personas de hoy, del hombre común: un sacerdote que, como todos nosotros, a veces también necesita para desahogarse, para soltar tensiones. “Tiene un carácter fuerte, quiere estar entre la gente, ver las cosas por lo que son - continúa Bova - es un joven sacerdote en evolución que desea enfrentarse a sí mismo con el perdón, que no juzga a las personas por su apariencia. El perdón no se da por sentado, acoger no se debe dar por sentado, luchar contra las injusticias significa amar al prójimo, todo sobre donde reposa tu mirada". 
 
En la Umbria de Don Matteo el joven Don Massimo luchará por ganarse el corazón de los fieles al principio sospechoso, quien con el tiempo lo reconocerá como un amigo: “No será aceptado con los brazos abiertos, lo estorbarán en todas las formas. La vida será dura para él. Massimo entrará de puntillas, es una persona muy educada, escucha y entiende la reacción de la gente. Para él es importante ser él mismo, buscar resolver los casos que se presenten y tener curiosidad hacia la verdad, dispuesto a hacer todo lo posible por su comunidad, por su parroquia ”dice Bova, que parece haber encontrado una buena sentimiento con su personaje: “La vida cambia a medida que ellos cambian la serie, los sacerdotes y hasta la gente cambia. Los escritores me involucraron y me apasionaron, Don Massimo es un personaje activo, que quiere aprender, que es frágil y fuerte a la vez. En este momento de mi carrera Nnecesitaba un personaje así, que tuviera estas emociones, . Me dieron un gran regalo”. 
 
Bova, que de Terence Hill recibe la batuta, explica cómo el actual no no es un reemplazo, sino una continuación: “ Don Matteo siempre permanecerá, Terence siempre seguirá siendo Terence. No se trata de sustituir, pero sí de hacer evolucionar una serie que siempre ha estado dando excelentes resultados". Don Matteo es una “tradición que acompaña a los espectadores desde hace algún tiempo - concluye Bova - es una serie que siempre me ha encantado, siempre me ha hecho compañía. 
 
Un cuento que te hace reír, soñar, moverte”. Un consejo recibido del gran Terence Hill? “Nos conocimos y nos miramos a los ojos. Pensé que era correcto tener este testimonio de él. Terence me dijo que siempre fuera yo mismo, sincero”.