martes, 6 de septiembre de 2022

Mostra Venezia: docu-film Croce Rossa con Raoul Bova accolto da lunghissimo applauso/ Mostra de Venecia: documental de la Cruz Roja con Raoul Bova recibido con un largo aplauso



Un lunghissimo applauso ha accolto, alla 79ma Mostra del Lido di Venezia, il docu-film della Croce Rossa 'The Lost Beauty - La bellezza perduta: Siria', presentato allo Spazio Incontri dell'Hotel Excelsior e che ha come protagonista Raoul Bova. La mini serie in 8 episodi, di cui è stato proiettato il primo episodio, è diretta dal regista Roberto Burchielli e racconta le meraviglie e i contrasti dei territori colpiti da gravi emergenze e dalle sue conseguenze, con l'attore che indossando la divisa di operatore umanitario accompagna lo spettatore in un viaggio unico che si snoda tra situazioni drammatiche, commoventi e che, a tratti, strappano un sorriso.

"Avevo bisogno di andare a cercare tante risposte e tante cose che non conoscevo. Siamo rimasti chiusi per diverso tempo per motivi legati al Covid ma anche perché abbiamo la tendenza a guardare solo il nostro piccolo mondo -spiega l'attore ai giornalisti subito dopo la proiezione- mentre là fuori ci sono realtà molto gravi da far vedere ai nostri figli e da far conoscere". Il film racconta l'attività della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa sul campo, le difficoltà, ma anche le soddisfazioni che incontrano i volontari nelle loro missioni, mostrando la situazione attuale del Paese.

"E' importante sia perché la Siria non venga dimenticata e con essa la tragedia del suo popolo-spiega all'Adnkronos il presidente della Croce Rossa Italiana, Francesco Rocca- dall'altro per sfruttare, in un momento in cui l'intensità del conflitto è minore, questa possibilità di viaggiare per raccontare quali sono le conseguenze della guerra nell'anima di una comunità, di una popolazione. Oggi che ne viviamo una alle porte di casa, forse era un messaggio per dire 'basta guerre, cerchiamo di non toccare l'anima' dato che ci sono delle regole anche in guerra ma sembra che non vengano rispettate".

Raoul Bova, che è volontario e ambassador della Croce Rossa, che si è commosso durante la lavorazione pensando ai propri genitori scomparsi, spiega di essere stato 'guidato' da loro in questa esperienza. "Mi ci hanno portato loro, credo che a volte ci siano dei segni che arrivano dall'alto", spiega. E giura che questa esperienza non sarà isolata. "In Siria abbiamo visto il conflitto, ma anche il modo di aiutare la gente, che sono tanti. Invito le persone ad aprire gli occhi con questi documentari, per capire che ci sono tragedie che non sono finite. Di sicuro ci tornerò, voglio continuare questo viaggio".

La Croce Rossa, da sempre impegnata a garantire l'assistenza sanitaria dell'importante Mostra veneziana, approda quest'anno in Laguna con un prodotto cinematografico in grado di veicolare la cultura, i principi e i valori dell'Associazione umanitaria più grande del mondo. La Siria, in tal senso, è emblematica perché rappresenta l'occasione per rimarcare la difesa che il movimento attua non solo sui civili nei conflitti, secondo la Convenzione di Ginevra, ma anche sui beni culturali.

Un largo aplauso acogió, en la 79ª Mostra de Venecia, el docu-film de la Cruz Roja 'La belleza perduta: Siria', presentado en el Spazio Incontri del Hotel Excelsior y protagonizada por Raoul Bova. La miniserie de 8 capítulos, de los cuales se proyectó el primero, está dirigida por el director Roberto Burchielli y cuenta las maravillas y contrastes de los territorios golpeados por graves emergencias y sus consecuencias, con el actor vestido con el uniforme de un trabajador humanitario acompañando el espectador en un viaje único que serpentea a través de situaciones dramáticas y conmovedoras que, por momentos, le arrancan una sonrisa. 

"Tenía que ir a buscar muchas respuestas y muchas cosas que no sabía. Estuvimos encerrados durante algún tiempo por razones relacionadas con el Covid pero también porque tendemos a mirar solo nuestro pequeño mundo", explica el actor a los periodistas inmediatamente después. la proyección- mientras allá afuera hay realidades muy serias que mostrar a nuestros hijos y dar a conocer”. La película relata las actividades de la Cruz Roja y de la Media Luna Roja sobre el terreno, las dificultades, pero también las satisfacciones que encuentran los voluntarios en sus misiones, mostrando la situación actual del país. 

 Raoul Bova, quien es voluntario y embajador de la Cruz Roja, quien se conmovió durante el proceso pensando en sus padres desaparecidos, explica que fue 'guiado' por ellos en esta experiencia. “Me llevaron allí, creo que a veces hay señales que vienen de arriba”, explica. Y jura que esta experiencia no será aislada. “En Siria hemos visto el conflicto, pero también la forma de ayudar a la gente, que son muchas. Invito a la gente a que abra los ojos con estos documentales, que entienda que hay tragedias que no acaban. Seguro que volveré, Quiero continuar este viaje".

 La Cruz Roja, que siempre ha apostado por garantizar el cuidado de la salud de la importante exposición veneciana, llega este año a la Laguna con un producto cinematográfico capaz de transmitir la cultura, principios y valores de la mayor asociación humanitaria del mundo. Siria, en este sentido, es emblemática porque representa una oportunidad para subrayar la defensa que el movimiento implementa no solo sobre los civiles en los conflictos, según la Convención de Ginebra, sino también sobre el patrimonio cultural.

 

Fuente