martes, 14 de febrero de 2023

Intervista/Entrevista a Raoul


Cosa dobbiamo aspettarci dalla seconda stagione di Buongiorno mamma?
"Tanti colpi di scena, sentimenti, il bello e le difficoltà di una famiglia che qua sono molto amplificate. Si piangerà, si riderà, ci si commuoverà"

Ci racconti il tuo rapporto sul set con l'altra protagonista, Maria Chiara Giannetta?
"Con lei le scene sono state molto forti, perché ovviamente c'è un segreto in comune che conoscono solo i nostri due personaggi. Ma grandissima l'intesa e il feeling anche con gli altri attori, tutte persone che mettono il cuore nelle scene. Al di là della sceneggiatura - ottimamente scritta da Elena Buccaccio - sul set c'erano attori che parlano con gli occhi. E con loro si è creato un rapporto d'affetto. Tornando a Maria Chiara, l'intesa è stata molto forte e andava al di là delle battute: era un qualcosa che... si improvvisava, ci lasciavamo portare dalle emozioni e quindi era tutto molto vero".

 

Cosa c'è di Raoul Bova nel personaggio di Guido e viceversa: come interagisce dentro di te?
"Guido ha 4 figli come me. E ci accomuna anche questa voglia di risolvere i problemi, di ascoltare e non essere per forza imperativo. Vale più l'ascolto che l'imposizione. Questa cosa in Guido è molto forte, in alcuni momento io come Raoul avrei agito anche un po' diversamente, mentre lui sembra un po' che 'abbozzi' di più, sia meno forte in alcune situazioni, soprattutto con i figli che gli rispondono male: ma in realtà è una grande forza riuscire a non rispondere a caldo. Ci sono cose che Guido permette e io sono un po' più rigido: penso che si può anche parlare in maniera più 'civile', ma è pur vero che sono ragazzi in piena tempesta ormonale e bisogna capire che non hanno quel controllo"

Dalla fiction alla realtà, il rapporto con i tuoi figli com'è?
"Molto diverso l'uno dall'altro, perché loro sono diversi. Io credo nell'unicità del singolo figlio, del singolo individuo. C'è quello che va più incoraggiato e l'altro che magari va più frenato. Le bambine ad esempio... una è più timida e l'altra è troppo esuberante. Bisogna adattarsi a chi ti trovi di fronte, stare in ascolto con i figli"

C'è qualcuno di loro che potrebbe seguire le tue orme?
"Forse le piccole. I più grandi no. Uno è nella direzione della musica, uno sta studiando a Berlino ingegneria del suono. E l'altro è più portato sul disegno, studia alla Raibow Academy (prima Accademia italiana di Computer Grafica per Animazione Vfx e Videogiochi, ndr): farà animazione e videogiochi

Hai mai pensato a cosa saresti potuto diventare se non fossi diventato un attore di successo? Avevi un piano B?
Sicuramente sì. Lo sport è stata la mia formazione scolastica e universitaria. Il rapporto con l'atleta mi interessava molto forse sarei diventato un allenatore"

Di calcio?
"No, forse di nuoto. Perchè gli sportivi hanno bisogno di una motivazione per superarsi, non abbattersi e trovare lo stimolo di allenarsi così tanto e sopportare le sconfitte. Ma anche le vittorie. Mi piaceva molto quella parte lì, non a caso avevo fatto l'Isef e mi interessava proseguire con psicologia"

C'è un atleta in particolare di nuoto che avresti voluto allenare e ti ha colpito?
"Michael Phelps. Il fenomeno del nuoto. E' qualcosa di prodigioso, per la sua facilità nel nuotare che altri non hanno. Però immagino che per lui non sia stato facile stare al top per tutti questi anni, trovare la voglia di ritornare, fare record, vincere medaglie a Olimpiadi e Mondiali. Lì il coaching mentale credo sia molto importante"

Chiudiamo con la partecipazione di Rocio a Sanremo. Cosa hai pensato in occasione della divertente gag del bacio con Amadeus che ha scatenato applausi e risate in platea?
"Ma io ero andato a prendere un attimo in cucina a prendere qualcosa in frigorifero, non l'ho visto (ride)".

¿Qué debemos esperar de la segunda temporada de Buongiorno mamma ? 

 "Muchas idas y venidas, sentimientos, la belleza y las dificultades de una familia que aquí se amplifican mucho. Lloraremos, reiremos, nos emocionaremos"  

 ¿Puedes hablarnos de tu relación en el plató con la otra protagonista, Maria Chiara Giannetta? 

 "Con ella, las escenas fueron muy fuertes, porque obviamente hay un secreto común que solo nuestros dos personajes conocen. Pero la comprensión y el sentimiento también fueron geniales con los otros actores, todas las personas que pusieron su corazón en las escenas. Más allá del guion, excelentemente escrito por Elena Buccaccio - había actores en el set que hablaban con los ojos. Y con ellos se creó una relación de afecto. Volviendo a Maria Chiara, el entendimiento fue muy fuerte y fue más allá de las bromas: era algo que... .improvisamos, nos dejamos llevar por las emociones y por eso todo era muy cierto".

¿Qué es Raoul Bova en el personaje de Guido y viceversa: cómo interactúa dentro de ti? 

 “Guido tiene 4 hijos como yo. Y también compartimos ese deseo de resolver problemas, de escuchar y no necesariamente ser imperativo. Escuchar vale más que imponer. Esto en Guido es muy fuerte, en algunos momentos como Raoul hubiera actuado un poco diferente, si bien parece 'bocetar' más, es menos fuerte en algunas situaciones, sobre todo con niños que le responden mal: pero en realidad es una gran fortaleza poder no responder. Hay cosas que Guido permite y yo soy un poco más rígido: creo que también podemos hablar de una manera más 'civilizada', pero es verdad que son chavales en plena tormenta hormonal y hay que entender que no tienen ese control".

 De la ficción a la realidad, ¿cómo es tu relación con tus hijos?  

“Muy diferentes entre sí, porque son diferentes. Yo creo en la singularidad del niño único, del individuo único. Hay uno que hay que animar más y al otro que quizás hay que frenar más. Chicas, por ejemplo... una es más tímida y la otra demasiado exuberante. Tienes que adaptarte a quien sea que estés tratando, escucha a tus hijos".

   ¿Hay alguno de ellos que pueda seguir tus pasos? 

 "Tal vez las pequeñas. Los más grandes no. Uno va en dirección hacia la música, está estudiando ingeniería de sonido en Berlín. Y el otro está más atraído por el dibujo, estudiando en la Rainbow Academy (la primera Academia Italiana de Informática). Graphics for Animation Vfx and video games, ed.): hará animación y videojuegos.

  ¿Alguna vez has pensado en lo que podrías haber llegado a ser si no te hubieras convertido en un actor exitoso? ¿Tenías un plan B? 

 Seguramente. El deporte fue mi escuela y formación universitaria. Me interesaba mucho la relación con el deportista, quizás me hubiera hecho entrenador" 

 ¿De fútbol?  

“No, tal vez natación. Porque los atletas necesitan motivación para superarse, no rendirse y encontrar el estímulo para entrenar tan duro y soportar las derrotas. Pero también las victorias. Me gustó mucho esa parte allí, no es casualidad que haya cursado el Isef , yo estaba interesado en continuar con la psicología".

  ¿Hay algún nadador en particular que te hubiera gustado entrenar y que te impresionó? 

 "Michael Phelps. El fenómeno de la natación. Es algo prodigioso, por su facilidad para nadar que otros no tienen. Pero me imagino que para él no ha sido fácil mantenerse en la cima todos estos años, encontrar las ganas de regresar, hacer récords, ganar medallas en los Juegos Olímpicos y Copas del Mundo. Creo que el entrenamiento mental es muy importante allí".

  Cerramos con la participación de Rocío en Sanremo. ¿Qué pensaste con motivo del divertido gag del beso con Amadeus que desató aplausos y risas en el público?  

Había ido un momento a la cocina a buscar algo a la nevera, no lo vi (risas)”.


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