“Ninna ho” non è una culla termica come tante che se ne trovano negli
ospedali: è una mano tesa alle neomamme che, per gravi motivi, non
vogliono o non possono tenere i propri bambini con sé. E un “salvavita”
per questi piccoli. Una nuova “ninna ho” è ora accanto al Pronto Soccorso Pediatrico del Policlinico Gemelli di Roma:
è l’ottava installata negli ospedali italiani e l’intenzione dei
promotori del progetto è di continuare a dotare gli istituti ospedalieri
delle principali città dello Stivale di “culle per la vita”.
Tra i rappresentanti delle istituzioni e delle fondazioni sostenitrici del protetto, anche l’attore Raoul Bova era presente questa mattina, alla Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli Irccs, all’inaugurazione della culla per la vita. Si tratta in dettaglio del “primo progetto nazionale contro l’abbandono neonatale e l’infanticidio nato nel 2008 da un’idea dalla Fondazione Francesca Rava – Nph Italia Ets e della Fondazione Kpmg Italia Ets, con il patrocinio della Società Italiana di Neonatologia (Sin) e della Società Italiana di Pediatria
(Sip)”. La culla ninna ho è collocata accanto al Pronto Soccorso
Pediatrico del Policlinico Gemelli, dove un’équipe di neonatologi,
pediatri e operatori sanitari saranno pronti ad accogliere e prendersi
cura dei neonati. Così in una nota.
“Ho conosciuto la Fondazione Francesca Rava nel 2010, quando il terribile sisma ha distrutto la già poverissima Haiti– ha sottolineato infine Raoul Bova, volontario della Fondazione Francesca Rava–
In quell’occasione sono stato volontario in prima linea insieme a
questa straordinaria Fondazione, che si impegna in modo puntuale per chi
ha più bisogno in Italia e nel mondo. Sono onorato di essere al
Policlinico Gemelli per l’inaugurazione della culla ninna ho; un altro
progetto molto concreto, urgente ed attuale realizzato dalla Fondazione
Francesca Rava e dalla Fondazione Kpmg e che offre, a tutte le donne,
una reale alternativa che passa attraverso la conoscenza dei propri
diritti. Dobbiamo unire le forze per contrastare il gravissimo fenomeno
dell’abbandono neonatale e possiamo farlo diffondendo l’importante
messaggio di ninna ho”.
«Ninna ho» no es una cuna térmica como tantas que hay en los hospitales: es una mano tendida a las madres primerizas que, por motivos graves, no quieren o no pueden tener a sus bebés con ellas. Y un «salvavidas» para estos pequeños. Una nueva «nana ho» se encuentra ya junto a las Urgencias Pediátricas del Policlínico Gemelli de Roma: es la octava instalada en hospitales italianos y la intención de los promotores del proyecto es seguir equipando con «cunas para la vida» los hospitales de las principales ciudades de la Bota.
Entre los representantes de las instituciones y fundaciones que lo apoyan, el actor Raoul Bova también estuvo presente esta mañana, en la Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli Irccs, en la inauguración de la cuna por la vida. Se trata, en detalle, del «primer proyecto nacional contra el abandono neonatal y el infanticidio nacido en 2008 de una idea de la Fundación Francesca Rava - Nph Italia Ets y la Fundación Kpmg Italia Ets, con el patrocinio de la Sociedad Italiana de Neonatología (Sin) y la Sociedad Italiana de Pediatría (Sip)». La cuna está situada junto al Servicio de Urgencias Pediátricas del Policlínico Gemelli, donde un equipo de neonatólogos, pediatras y personal sanitario estará preparado para acoger y cuidar a los recién nacidos.
«Conocí la Fundación Francesca Rava en 2010, cuando el terrible terremoto destruyó la ya muy pobre Haití- subraya finalmente Raoul Bova, voluntario de la Fundación Francesca Rava- En aquella ocasión fui voluntario en primera línea junto a esta extraordinaria Fundación, que se compromete puntualmente con los más necesitados en Italia y en todo el mundo. Tengo el honor de estar en el Policlínico Gemelli para la inauguración de la culla ninna ho; otro proyecto muy concreto, urgente y actual llevado a cabo por la Fundación Francesca Rava y la Fundación Kpmg, que ofrece a todas las mujeres una alternativa real que pasa por el conocimiento de sus derechos. Debemos unir nuestras fuerzas para luchar contra el gravísimo fenómeno del abandono neonatal y podemos hacerlo difundiendo el importante mensaje de «ninna ho».