Don Massimo verrà a contatto con sua sorella, svela l'attore a Il Secolo XIX. «Dovrà fare i conti con se stesso come uomo oltre che come prete, sarà messo un po’ alla prova, si parlerà di un passato doloroso di una sorella che ne ha combinate di tutti i colori e si troveranno a confronto».
Un prete che piace molto a Raoul Bova. «Spesso i preti sono un po’ lontani dalla gente, non sembra che abbiano la consapevolezza di tutto, li si accusa di predicare bene e di razzolare male, invece il mio don Massimo è uno che ha sempre razzolato male e piano piano sta cercando di predicare anche bene».
E un prete così Bova ha avuto la fortuna di incontrarlo nella sua vita: «Quando sono andato ad Haiti dopo il terremoto ho incontrato padre Rick, un prete di strada che risolveva i problemi della gente, senza stare chiuso in Chiesa - racconta ancora al principale quotidiano genovese - Dopo il terremoto nelle strade c’erano tanti corpi senza un'identità, padre Rick ha comprato i terreni per dare una degna sepoltura a tutti quanti.
Ma era anche quello che metteva pace tra le bande rivali, perché lì c’è una delinquenza incredibile, se c'era un rapimento andava a parlare con queste bande perché era una persona che aveva una forte credibilità e dava aiuto a tutti».
Padre Rick è stato sicuramente fonte di
grande ispirazione per Don Massimo anche se «il mio punto riferimento
resta sempre San Francesco. Il fatto di non essere legati alle cose
materiali è fondamentale anche nella vita di tutti i giorni, magari
arrivare ad avere una filosofia di vita come quella di San Francesco non
è semplice, ma ci sto lavorando».
Y un cura así es el que Bova ha tenido la suerte de conocer en su vida: «Cuando fui a Haití después del terremoto, conocí al padre Rick, un cura de calle que resolvía los problemas de la gente, sin estar encerrado en la Iglesia», cuenta al principal diario genovés. «Después del terremoto, había tantos cadáveres en las calles sin identidad, que el padre Rick compró un terreno para darles a todos un entierro digno.
El padre Rick fue sin duda una fuente de gran inspiración para el padre Massimo, aunque «mi punto de referencia sigue siendo San Francisco. El hecho de no estar atado a las cosas materiales es fundamental incluso en la vida cotidiana, quizá llegar a tener una filosofía de vida como la de San Francisco no sea fácil, pero estoy trabajando en ello».