lunes, 7 de octubre de 2024

Raoul Bova torna nei panni di Don Massimo: «Mi sono ispirato ad un prete vero: si chiama Padre Rick e l'ho conosciuto ad Haiti»/Raoul Bova vuelve como Don Massimo: «Me inspiré en un cura de verdad: se llama Padre Rick y lo conocí en Haití».


La serie Don Matteo, arrivata alla stagione numero 14, è pronta a ripartire con dieci nuovi episodi e nuovi personaggi. Lo fa sempre con un Raoul Bova a suo agio ormai con l'abito da prete come lo è stato per anni Terence Hill.  «L’essere svincolato dal personaggio di don Matteo e interpretare don Massimo mi ha evitato il confronto, anche se poi inevitabilmente c'è stato».

Don Massimo verrà a contatto con sua sorella, svela l'attore a Il Secolo XIX. «Dovrà fare i conti con se stesso come uomo oltre che come prete, sarà messo un po’ alla prova, si parlerà di un passato doloroso di una sorella che ne ha combinate di tutti i colori e si troveranno a confronto».

Un prete che piace molto a Raoul Bova. «Spesso i preti sono un po’ lontani dalla gente, non sembra che abbiano la consapevolezza di tutto, li si accusa di predicare bene e di razzolare male, invece il mio don Massimo è uno che ha sempre razzolato male e piano piano sta cercando di predicare anche bene». 

E un prete così Bova ha avuto la fortuna di incontrarlo nella sua vita: «Quando sono andato ad Haiti dopo il terremoto ho incontrato padre Rick, un prete di strada che risolveva i problemi della gente, senza stare chiuso in Chiesa - racconta ancora al principale quotidiano genovese - Dopo il terremoto nelle strade c’erano tanti corpi senza un'identità, padre Rick ha comprato i terreni per dare una degna sepoltura a tutti quanti. 

Ma era anche quello che metteva pace tra le bande rivali, perché lì c’è una delinquenza incredibile, se c'era un rapimento andava a parlare con queste bande perché era una persona che aveva una forte credibilità e dava aiuto a tutti». 

Padre Rick è stato sicuramente fonte di grande ispirazione per Don Massimo anche se «il mio punto riferimento resta sempre San Francesco. Il fatto di non essere legati alle cose materiali è fondamentale anche nella vita di tutti i giorni, magari arrivare ad avere una filosofia di vita come quella di San Francesco non è semplice, ma ci sto lavorando».

La serie Don Matteo, ya en la temporada número 14, está lista para volver a empezar con diez nuevos episodios y nuevos personajes. Lo hace con un Raoul Bova que se siente ahora tan cómodo en el traje de cura como Terence Hill lo ha estado durante años.  «Liberarme del personaje de Don Matteo e interpretar a Don Massimo me evitó la confrontación, aunque entonces la hubiera habido inevitablemente». 

Don Massimo entrará en contacto con su hermana, revela el actor a Il Secolo XIX. «Tendrá que reconciliarse consigo mismo como hombre y como sacerdote, se le pondrá un poco a prueba, se hablará de un pasado doloroso de una hermana que ha hecho todo tipo de travesuras y se enfrentarán».

Un cura que gusta mucho a Raoul Bova. «A menudo los curas están un poco alejados de la gente, parece que no entienden de todo, se les acusa de predicar bien y de predicar mal, en cambio mi Don Massimo es alguien que siempre ha predicado mal y que poco a poco está intentando predicar bien también».

Y un cura así es el que Bova ha tenido la suerte de conocer en su vida: «Cuando fui a Haití después del terremoto, conocí al padre Rick, un cura de calle que resolvía los problemas de la gente, sin estar encerrado en la Iglesia», cuenta al principal diario genovés. «Después del terremoto, había tantos cadáveres en las calles sin identidad, que el padre Rick compró un terreno para darles a todos un entierro digno. 

Pero también era el que ponía paz entre las bandas rivales, porque allí hay una delincuencia increíble, si había un secuestro él iba y hablaba con esas bandas porque era una persona que tenía mucha credibilidad y ayudaba a todo el mundo'.

El padre Rick fue sin duda una fuente de gran inspiración para el padre Massimo, aunque «mi punto de referencia sigue siendo San Francisco. El hecho de no estar atado a las cosas materiales es fundamental incluso en la vida cotidiana, quizá llegar a tener una filosofía de vida como la de San Francisco no sea fácil, pero estoy trabajando en ello».