miércoles, 4 de octubre de 2023

Riassunto dell'intervista di Raoul in 'Belve'/Resumen de la entrevista de Raoul en Belve


Raoul Bova alla prima domanda della conduttrice è piuttosto diretto e spiega: “Io non mi sento molto belva, forse mi sento affine ad un leone. È sempre molto calmo, tranquillo, però non bisogna invadere il suo territorio”, poi sullo scorrere del tempo sottolinea “Ogni età si scopre parte della tua personalità e del tuo essere. Oggi mi sento una persona abbastanza comprensiva, entusiasta della vita con voglia di scoprire e guardare le cose come fosse la prima volta”.
 
Ante la primera pregunta de la presentadora, Raoul Bova es bastante directo y explica: “No me siento como una bestia, tal vez me siento como un león. Él siempre está muy tranquilo, tranquilo, pero no debemos invadir su territorio", luego con el paso del tiempo subraya "Cada época descubres parte de tu personalidad y de tu ser. Hoy me siento una persona bastante comprensiva, entusiasta de la vida con ganas de descubrir y mirar las cosas como si fuera la primera vez."
 
Sul suo rapporto con gli altri colleghi e amici spiega: “Non ho mai infranto delle regole di comportamento e buon costume”, poi sottolinea: “Evito di creare situazioni che possono diventare ambigue. Non ci provo e non do la possibilità di provarci. Con amici e conoscenti non cerco mai l’ambiguità, sono sempre stato così”. Su questo aspetto continua evidenziando come la diceria che sia gay non lo tocca più di tanto oggi: “Diciamo che quando mi stavo separando non avevo la lucidità in alcuni momenti, mi è dispiaciuto puntualizzare che non sono gay. Ho smentito però ciò che si diceva su di me. Non so perché molti parlano di questo lato così di me, ognuno la pensa come vuole”. 
 
Sobre su relación con otros compañeros y amigos explica: “Nunca he roto las reglas de conducta y las buenas costumbres”, luego subraya: “Evito crear situaciones que puedan volverse ambiguas. No lo intento y no doy la oportunidad de intentarlo. Con amigos y conocidos nunca busco la ambigüedad, siempre he sido así." Sobre este aspecto continúa destacando cómo el rumor de que es gay no le afecta mucho hoy en día: “Digamos que cuando me estaba separando no tuve claridad en algunos momentos, lamento señalar que no soy gay. Sin embargo, negué lo que se decía de mí. No sé por qué mucha gente habla así de este lado mío, que cada uno piensa como quiere". 
 
 L’aspetto più interessante che confessa però è la storia con Rocio: “Abbiamo superato a volte lo scetticismo sulla nostra storia, a volte qualche attacco, devo dire che siamo andati avanti bene credendo in noi stessi. Non c’è niente di più importante di quel che si prova dentro, poi quel che succede succede” e si lascia poi andare a aneddoti più piccanti: “Nessuno si rende conto di quanto sia imbarazzante quel momento, non c’è la contentezza del contatto con un’attrice. La scena migliore da questo punto di vista era quella di “Mutande pazze” così D’Agostino è contento”.
 
Lo más interesante, confiesa, sin embargo, es la historia con Rocío: "A veces hemos superado el escepticismo sobre nuestra historia, a veces algunos ataques, debo decir que hemos avanzado bien creyendo en nosotros mismas. No hay nada más importante que lo que sientes por dentro, luego pasa lo que pasa" y luego se deja entrar en anécdotas más picantes: "Nadie se da cuenta de lo bochornoso que es ese momento, no hay contentamiento en el contacto con una actriz. La mejor escena desde este punto de vista fue la de "Mutande Pazze" así que D'Agostino está feliz."
 
 Sulla ex suocera Anna Maria Bernardini De Pace: “Quelle sono le cose impulsive di cui parlavo, si fanno delle cose per amore e sposarmi la prima volta è stato quello”, sulla lettera del 2014 al genero degenarato “Lei dice che non parlava di me, ma quelle cose le fanno persone con un grosso dolore. Il rapporto ora va meglio, l’abbiamo superata”. Sui pregi e difetti è titubante: “Il mio pregio è l’ascolto, il difetto è l’entusiasmo che porta all’impulsività. Un difetto vero e brutto è che non so cucinare”, e la Fagnani scherza “Sono un po’ permaloso”, mentre sicuramente è un grande lavoratore: “La sera e fino a tardi ripasso le scene per il giorno dopo”.
 
Sobre su ex suegra Anna Maria Bernardini De Pace: "Esas son las cosas impulsivas de las que hablaba, haces las cosas por amor y casarte la primera vez fue eso", sobre la carta de 2014 al yerno degenerado -Ella dice que no hablaba de mí, pero esas cosas las hace gente con mucho dolor. La relación es mejor ahora, lo hemos superado". Duda sobre sus fortalezas y debilidades: “Mi fuerza es escuchar, mi defecto es el entusiasmo que lleva a la impulsividad. Un defecto real y feo es que no sé cocinar", y Fagnani bromea "soy un poco susceptible", aunque ciertamente es un gran trabajador: "Por la noche y hasta tarde reviso las escenas del día siguiente".
 
 Una nuova popolarità anche per il successo di Don Matteo: “È giusto che si chiami così per omaggio a chi lo ha fatto per tanti anni”, poi scherza “Non penso di essere il santo patrono delle fiction. Ho preso la parte ribelle da San Francesco e Papa Giovanni Paolo II, loro hanno trovato l’innovazione nell’antichità”. Sul suo rapporto con la preghiera “Prego che le cose brutte che vedo non esistano più. Vorrei che si attenuassero, a partire dalla guerra”, poi specifica “Pregare è vedere ciò che succede nel mondo. Non parlo per partito preso a prescindere. Certo, anche nei momenti di difficoltà cerco una riflessione perché Dio è dentro di noi”.
 
Una nueva popularidad también se debe al éxito de Don Matteo: “Es cierto que se llama así en homenaje a quienes lo hicieron durante tantos años”, luego bromea “No creo que sea el santo patrón de la ficción . Tomé el lado rebelde de San Francisco y del Papa Juan Pablo II, ellos encontraron innovación en la antigüedad". Sobre su relación con la oración “Rezo para que las cosas malas que veo ya no existan. Me gustaría que se aliviaran, empezando por la guerra", y luego precisa: "Rezar es ver lo que está pasando en el mundo. De todos modos, no estoy hablando por prejuicios. Por supuesto, incluso en los momentos de dificultad busco la reflexión porque Dios está dentro de nosotros".
 
Più di 70 tra film e fiction, il primo è stato “Mutande Pazze” dove era sedotto da Eva Grimaldi: “Non ero a mio agio assolutamente, ma non so che dire”, e D’Agostino ha detto che è un ingrato non avendolo mai ringraziato per il debutto “Io dico sempre di averlo fatto quel film, ma diciamo che ringrazio tutti quelli che hanno fatto parte della mia carriera. Erano comunque tre giorni di lavoro, ringrazio anche Pino Quartullo per una prima parte dove dicevo una parola”.  Sulle scene hard: “Nessuno si rende conto di quanto sia imbarazzante quel momento, non c’è la contentezza del contatto con un’attrice. La scena migliore da questo punto di vista era quella di “Mutande pazze” così D’Agostino è contento”, mentre sorprende sul suo film preferito “Rocky, storia con Adriana è molto romantica, lui le dedica la vittoria. Un romanticismo puro”.
 
Más de 70 películas y ficción, la primera fue "Mutande Pazze", donde se dejó seducir por Eva Grimaldi: "No estaba en absoluto cómodo, pero no sé qué decir", y D'Agostino dijo que es un desagradecido por no haberlo nunca agradecido por el debut “Siempre digo que hice esa película, pero digamos que agradezco a todos los que fueron parte de mi carrera. Sin embargo, fueron tres días de trabajo, también agradezco a Pino Quartullo por una primera parte donde dije una palabra". Sobre escenas duras: “Nadie se da cuenta de lo vergonzoso que es ese momento, no hay felicidad en el contacto con una actriz. La mejor escena desde este punto de vista fue la de "Mutande Pazze" así que D'Agostino está feliz", mientras sorprende en su película favorita "Rocky, la historia con Adriana es muy romántica, a ella le dedica la victoria. Puro romanticismo." 
 
Non ha ricevuto premi dalla critica: “Mi sono fatto una ragione per i mancati premi, può darsi che ci sia del pregiudizio. I premi vengono dati ad una cerchia ristretta. Posso dire chissenefrega?”, sulla miglior interpretazione “La finestra di fronte di Ozpetek, mentre non mi sono piaciuto in tanti film”.
 
No ha recibido ningún premio de la crítica: “He aceptado la falta de premios, puede ser que haya algún prejuicio. Los premios se otorgan a un círculo limitado. ¿Puedo decir a quién le importa?”, sobre la mejor actuación en “La finestra di fronte' de Ozpetek, mientras que en muchas películas no me agrado”.