Raoul/Grazia Magazine
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Raoul Bova torna in tv, il 17 ottobre, con la quattordicesima edizione
della serie Don Matteo. E a teatro, il 30 ottobre, con lo spettacolo Il
nuotatore di Auschwitz che prende spunto dalla storia di Alfred Nakache,
l’atleta francese di origini ebraiche che, uscito dal campo di
concentramento, riuscì a vincere le Olimpiadi di Londra.
A
Grazia, Bova fa il bilancio di una carriera di attore che non si
immaginava da piccolo e dice: «Ero molto timido ed è successo tutto per
caso. Quando mi ci sono trovato, ho dovuto imparare a galleggiare in
quel mondo». E proprio la timidezza è stata lo spunto per un nuovo
progetto che Bova ha ideato assieme alla moglie, l’attrice Rocío Muñoz
Morales: «Vorremmo tenere dei corsi di recitazione per i bambini. L’idea
è di dar loro una per tirare fuori quello che hanno dentro, non
necessariamente farli diventare degli attori», confida.
L’attore
romano, che ha recitato anche nella quarta stagione di Emily in Paris,
girata a Roma, ricorda il periodo in cui lavorava negli Stati Uniti,
vent’anni fa: «Lavorare in America era un po’ il sogno di ogni attore
italiano e quando si è presentata l’occasione sono andato. Ho vissuto
quasi tre anni a Los Angeles, i miei due figli – avuti dall’ex moglie
Chiara Giordano - hanno frequentato le scuole là. È stato un periodo in
cui ho anche studiato recitazione».
Raoul Bova vuelve a la televisión, el 17 de octubre, con la decimocuarta serie Don Matteo. Y al teatro, el 30 de octubre, con el espectáculo Il nuotatore di Auschwitz (El nadador de Auschwitz), basado en la historia de Alfred Nakache, el atleta francés de origen judío que, tras salir del campo de concentración, consiguió ganar los Juegos Olímpicos de Londres.
En Grazia, Bova hace balance de una carrera de actor que nunca imaginó de niño y afirma: «Era muy tímido y todo sucedió por casualidad. Cuando me encontré allí, tuve que aprender a flotar en ese mundo». Y fue precisamente la timidez la que dio pie a un nuevo proyecto que Bova concibió junto a su mujer, la actriz Rocío Muñoz Morales: «Nos gustaría dar clases de interpretación para niños. La idea es darles la oportunidad de sacar lo que llevan dentro, no necesariamente convertirlos en actores', confiesa.
El actor romano, que también protagonizó la cuarta temporada de Emily en París, rodada en Roma, recuerda la vez que trabajó en Estados Unidos, hace veinte años: 'Trabajar en América era un poco el sueño de todo actor italiano y cuando se presentó la oportunidad, me fui. Viví casi tres años en Los Ángeles, y mis dos hijos -de mi ex mujer Chiara Giordano- fueron al colegio allí. Fue un periodo en el que también estudié interpretación».