Ingiustamente accusato dell’omicidio della
moglie , dopo 10 anni passati in carcere a studiare legge un uomo —
Roberto, fotoreporter —prende in mano la sua difesa riuscendo a
scagionarsi. E poi si mette al servizio di altri per far vincere la
verità. Tutto sullo sfondo di una Torino spesso inedita. «Giustizia per
tutti» è la serie Tv Mediaset (dodici episodi da 50 minuti ciascuno),
con protagonista Raoul Bova, che viene girata in città con la
collaborazione di Film Commission Torino Piemonte e il sostegno della
Regione. Ventuno settimane di riprese, che dovrebbero concludersi a
febbraio, per una produzione che vede una grande partecipazione di
professionalità del territorio. «Un dato rilevante — dice Maurizio
Zaccaro, regista insieme a Eros Puglielli — perché significa rispettare
le professionalità del posto, creare un indotto, offrire non solo un
impiego per i giovani ma anche fare una grande formazione quadri». Per
Zaccaro «girare a Torino è sempre molto significativo, abbiamo dedicato
molto tempo alla ricerca di posti meno conosciuti, dal centro alla
periferia».
Raoul Bova conquistato
«Avevo già lavorato a Torino, ma stavolta ho scoperto una città con più facce, ideale per girare, con la gente che applaude a fine scena» ha raccontato lo stesso Raoul Bova. «Era richiesto un personaggio poco fisicato, con un po’ di pancetta... mangio e bevo davvero sul set, quindi se sono ingrassato sapete a cosa è dovuto». La città ha conquistato l’attore: «A Torino ci sono tanti set cinematografici e nessuno si lamenta di noi “invasori”, riusciamo anche a lavorare a tarda notte. In via Artom, nel cuore di Mirafiori, tutto il quartiere ha applaudito a fine scena. Abbiamo girato anche in un bar marocchino a Porta Palazzo senza la necessità di toccare nulla, ci sono dei posti con una ricchezza culturale pazzesca».
«Avevo già lavorato a Torino, ma stavolta ho scoperto una città con più facce, ideale per girare, con la gente che applaude a fine scena» ha raccontato lo stesso Raoul Bova. «Era richiesto un personaggio poco fisicato, con un po’ di pancetta... mangio e bevo davvero sul set, quindi se sono ingrassato sapete a cosa è dovuto». La città ha conquistato l’attore: «A Torino ci sono tanti set cinematografici e nessuno si lamenta di noi “invasori”, riusciamo anche a lavorare a tarda notte. In via Artom, nel cuore di Mirafiori, tutto il quartiere ha applaudito a fine scena. Abbiamo girato anche in un bar marocchino a Porta Palazzo senza la necessità di toccare nulla, ci sono dei posti con una ricchezza culturale pazzesca».
Un set naturale
E c’è chi, come l’assessore alla Cultura della Regione Piemonte, Vittoria Poggio, suggerisce di ampliare le location a tutto il Piemonte. «Il cinema è un asset di sviluppo molto importante in cui la Regione crede e la presenza di un attore come Bova conferma la valenza di un lavoro che punta sempre più sulla qualità. Torino è un set importante ma tutta la regione ha molte potenzialità da sviluppare».
E c’è chi, come l’assessore alla Cultura della Regione Piemonte, Vittoria Poggio, suggerisce di ampliare le location a tutto il Piemonte. «Il cinema è un asset di sviluppo molto importante in cui la Regione crede e la presenza di un attore come Bova conferma la valenza di un lavoro che punta sempre più sulla qualità. Torino è un set importante ma tutta la regione ha molte potenzialità da sviluppare».
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Acusado injustamente de asesinar a su esposa, después de pasar 10 años en prisión estudiando, ,Roberto, un reportero gráfico, lleva defensa y logra exonerarse. Y luego se pone al servicio de los demás para que gane la verdad. Todo en el fondo de un Turín que a menudo es nuevo. "Giustizia per tutti" es la serie de televisión Mediaset (doce episodios de 50 minutos cada uno), protagonizada por Raoul Bova, que se filma en la ciudad con la colaboración de la Comisión de Cine del Piamonte de Turín y el apoyo de la Región. Veintiún semanas de rodaje, que deberían terminar en febrero, para una producción que ve una gran participación de profesionalismo del territorio. "Un hecho importante, dice Maurizio Zaccaro, director de Eros Puglielli, porque significa respetar la profesionalidad del lugar, crear un inducido, ofrecer no solo un trabajo para los jóvenes sino también una gran capacitación para los gerentes". Para Zaccaro "grabar en Turín siempre es muy significativo, pasamos mucho tiempo buscando lugares menos conocidos, desde el centro hasta la periferia".
Raoul Bova conquistó
Raoul Bova conquistó
"Ya había trabajado en Turín, pero esta vez descubrí una ciudad con más caras, ideal para viajar, con gente aplaudiendo al final de la escena", dijo el propio Raoul Bova. "Se requería una persona que no estuviera en buena forma física, con un poco de tocino ... Realmente como y bebo en el set, así que si engordo sabes a qué se debe". La ciudad se ha ganado al actor: "En Turín hay muchos sets de películas y nadie se queja de nosotros " invasores ", también podemos trabajar hasta altas horas de la noche. En Via Artom, en el corazón de Mirafiori, todo el vecindario aplaudió al final de la escena. También filmamos en un bar marroquí en Porta Palazzo sin necesidad de tocar nada, hay lugares con una riqueza cultural loca ».
Un conjunto natural
Y hay quienes, como el Consejero de Cultura Regional de Piamonte, Vittoria Poggio, sugieren expandir las ubicaciones en todo el Piamonte. «El cine es un activo de desarrollo muy importante en el que la Región cree y la presencia de un actor como Bova confirma el valor de un trabajo que siempre se centra más en la calidad. Turín es un conjunto importante, pero toda la región tiene mucho potencial para desarrollarse ".