sábado, 29 de agosto de 2020

Giffoni 50, Raoul Bova racconta "L'ultima gara" e confessa: "E' il giudizio esterno che ci fa sentire soli"




Raoul Bova è stato ospito della 50esima edizione del Giffoni Film Festival. In collegamento streaming, l'attore romano ha risposto alle domande e alle curiosità dei giovani in platea e ha presentato il suo film, "L'Ultima Gara". Con i giovani giurati Bova ha parlato di quanto sia importante reagire di fronte alle avversità della vita e ha esortato i giovani a non lasciarsi sopraffare dal parere degli altri: "E' il giudizio esterno che ci fa sentire soli. Se fossi stato un po' più clemente con me stesso mi sarei sentito un po' meno solo sia nel successo che nell'insuccesso".

Raoul Bova fue el anfitrión de la 50ª edición del Festival de Cine de Giffoni. En streaming, el actor romano respondió a las preguntas y curiosidades de los jóvenes del público y presentó su película, "L'Ultima Gara". Con los jóvenes jurados Bova habló de lo importante que es reaccionar ante las adversidades de la vida y exhortó a los jóvenes a no dejarse abrumar por la opinión de los demás: “Es el juicio externo el que nos hace sentir solos. Si hubiera estado un tiempo, más indulgente conmigo mismo, me habría sentido un poco menos solo tanto en el éxito como en el fracaso ".


Protagonisti della pellicola dedicata al mondo del nuoto, di cui Raoul è attore e regista, i campioni Massimiliano Rosolino, Filippo Magnini ed Emiliano Brambilla insieme a Manuel Bortuzzo, il nuotatore rimasto ferito in una sparatoria.  A proposito del suo incontro con quest'ultimo, Bova ha raccontato: "Ci siamo trovati in un momento difficile della nostra vita, io avevo una frattura a una gamba e avevo avuto anche la perdita dei miei genitori. Parlando con lui mi sono accorto che c'era una grande forza di reagire. Ma nello stesso tempo anche io rappresentavo per lui una possibilità di parlare apertamente. Abbiamo guardato la nostra realtà abbiamo guardato insieme verso il futuro e verso il passato".

Quella raccontata da Bova nel suo film è una storia ricca di significati, di cui l'attore ha svelato anche qualche passaggio: "Il mio personaggio quando incontra i muri o le dighe sente un senso di apprensione. Di fronte a una diga Manuel dice 'a me questa diga dà un senso di libertà perché da questa diga tu ti puoi spingere e guardare il mondo capovolto'. Invece di guardare la diga ti puoi girare e guardare verso un altro orizzonte, dove non ci sono i muri. È stato un insegnamento bellissimo, questa è stata la grandezza di Manuel".

 Los protagonistas de la película dedicada al mundo de la natación, de la que Raoul es actor y director, son los campeones Massimiliano Rosolino, Filippo Magnini y Emiliano Brambilla junto a Manuel Bortuzzo, el nadador herido en un tiroteo. Sobre su encuentro con este último, Bova dijo: "Nos encontramos en un momento difícil de nuestra vida, tenía una pierna rota y también había tenido la pérdida de mis padres. Hablando con él me di cuenta de que había una gran fuerza para reaccionar. Pero al mismo tiempo yo también representaba una posibilidad para que él hablara abiertamente. Miramos nuestra realidad y miramos juntos hacia el futuro y hacia el pasado ”.

La que cuenta Bova en su película es una historia llena de significados, de la que el actor también ha desvelado algunos pasajes: "Cuando mi personaje se encuentra con muros o represas, siente una sensación de aprensión. Frente a una represa Manuel dice ' esta presa me da una sensación de libertad porque desde esta presa puedes empujarte y mirar el mundo al revés ”. En lugar de mirar la presa puedes girarte y mirar hacia otro horizonte, donde no hay muros. Fue una lección hermosa, esa fue la grandeza de Manuel ”.

L'attore romano ha parlato anche degli altri ruoli interpretati nella sua carriera. "Ogni volta i personaggi mi hanno insegnato ad approfondire dei sentimenti o delle emozioni che spesso nella vita tendiamo a non vivere per paura o per comodità. Il personaggio di San Francesco è stato molto importante per me perché ha rappresentato la scoperta di interrogativi che io, ad esempio, avevo sulla fede" ha rivelato rispondendo alle domande dei giurati. "Spesso mi domandavo a quale fede appartenessi. San Francesco è coinciso con una mia esigenza di ricerca della mia fede. È arrivato nella mia vita e non mi ha piu' abbandonato". Legame forte anche con il personaggio di Ultimo. "La sua forza era coinvolgere gli uomini e le persone in un ideale di giustizia. Ho preparato quasi tutti i personaggi in maniera maniacale ma con lui si è creata una grande sintonia. Abbiamo fondato insieme un'associazione che è una casa famiglia. È la dimostrazione che si puo' combattere anche senza reprimere ma creando".

El actor romano también habló sobre los otros papeles que interpretó en su carrera. “Cada vez los personajes me han enseñado a profundizar los sentimientos o emociones que muchas veces en la vida tendemos a no vivir por miedo o comodidad. El personaje de San Francisco fue muy importante para mí porque representó el descubrimiento de preguntas que yo, por ejemplo, lo tenía por fe ”, reveló respondiendo preguntas de los jurados. "A menudo me preguntaba a qué fe pertenecía. San Francisco coincidió con mi necesidad de buscar mi fe. Llegó a mi vida y nunca me abandonó". Fuerte vínculo también con el personaje de Ultimo. “Su fuerza fue involucrar a hombres y personas en un ideal de justicia. Yo preparé casi todos los personajes de manera maníaca pero se creó una gran sintonía con él. Fundamos juntos una asociación que es un hogar familiar. demostración de que se puede luchar incluso sin reprimir pero creando ”.

 

Fuente

 

 #Giffoni50, Raoul Bova: «Vi presento il mio film da regista»

Fotos 

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Raoul Bova a #Giffoni50: “San Francesco era un anarchico dell’amore”

-L'ultimagara