(Buongiorno papà,estreno en Argentina hoy)
Ficha técnica: Buongiorno papá(Italia/2013) /Dirección
: Edoardo Leo / Guión: Herbert Simone, Edoardo Leo y Massimiliano Bruno, sobre argumento de este último / Fotografía: Arnaldo Catinari / Música: Gianluca Misiti / Edición: Patrizio Marone / Escenografía: Paki Meduri / Elenco: Raoul Bova, Marco Giallini, Edoardo Leo, Nicole Grimaudo, Rosabell Laurenti Sellers, Paola Tiziana Cruciani / Distribuidora: Artkino Pictures / Duración: 104 minutos / Calificación: apta para todo público.
Nuestra opinión: buena.
Hace
rato que Raoul Bova ha probado ser algo más que el galán sexy que, a
los 43 años, sigue de moda en Italia. Ahora, ensaya la comedia en un
papel a su medida: el de Andrea, un casi cuarentón coqueto y frívolo que
disfruta de su pinta, de su soltería y de sus amoríos, preferentemente
fugaces. Oportunidades le sobran; trabaja para una agencia de publicidad
como experto en filtrar marcas comerciales en producciones de cine o
TV; vive solo, o mejor: en compañía de un amigo desocupado, pero leal y
respetuoso del papel (secundario) que le toca en el reparto de roles. La
buena vida, pura libertad y pocos compromisos, va viento en popa para
Andrea, hasta el día en que Layla, una jovencita de 17 años, irrumpe en
su casa y dice ser su hija: una de la que nunca tuvo noticias y fue
fruto de un encuentro juvenil y pasajero. La chica ha perdido a la madre
hace poco, pero le quedó el diario íntimo de la fallecida en el que
figura su historia y la identidad del que repentinamente deberá ahora
asumir la condición de padre. El ADN confirma que el mundo de Andrea se
llenará de complicaciones porque además Layla no llegó sola, sino con su
abuelo materno, un veterano y estrafalario ex rockero, sonámbulo y a
veces bastante sabio.
Como podrá imaginarse, a partir de ahí, todo
se alborota en torno a Andrea y no sólo por las inesperadas visitas y
por los conflictos que se generarán entre padre e hija. Tragicómicas
situaciones irán sucediéndose -algunas, con pizcas de sentimentalismo-
aportando escasas sorpresas y una más bien exigua dosis de humor, aunque
a los personajes -en especial los secundarios, entre los que, claro,
también figura una bella profesora que influirá en la conducta del
protagonista y lo hará madurar- no les falta cierta simpatía. Debe
reconocerse que el film ahorra vulgaridades a la hora de hacer reír,
pero de todos modos lo que ofrece -una historia liviana, previsible y
generosa en clichés, esporádicos chistes, algunos giros emotivos,
alusiones a Kubrick, Moretti, Spielberg y Richard Gere o a las
publicidades introducidas en unos cuantos films famosos- parece poco
para llegar a echar, como pretende, un soplo refrescante sobre la
comedia italiana.
Italiano
Spec: Dad Buongiorno (Italia / 2013) / Indirizzo: Edoardo Leo / Sceneggiatura: Herbert Simone, Edoardo Leo e Massimiliano Bruno, su quest'ultimo argomento / Fotografia: Arnaldo Catinari / Musica: Gianluca Misiti / Edizione: Patrizio Marone / Set Design: Paki Meduri / Cast: Raoul Bova, Marco Giallini, Edoardo Leo, Nicole Grimaudo, Rosabell Laurenti Sellers, Paola Tiziana Cruciani / Distributore: Artkino Pictures / Tempo: 104 minuti / Tariffa: adatto per tutti i pubblici.
Il nostro parere: buona.
Mentre Raoul Bova ha dimostrato di essere più che l'uomo protagonista sexy che, a 43 anni, ancora di moda in Italia. Ora, provare il gioco su carta per misurare: quella di Andrea, un quasi civettuola e frivoli quarantina godendo la sua pittura, il suo celibato e propri affari, preferibilmente fugace. Opportunità abbonderanno; lavora per un'agenzia di pubblicità come un esperto di marchi in film o la TV filtrazione; vivere da soli, o meglio: in compagnia di un amico disoccupato, ma leale e rispettoso della carta (secondario) che lo interpreta nella divisione dei ruoli. La bella vita, pura libertà e pochi impegni che vanno bene per Andrea, fino al giorno che Layla, una ragazza di 17 anni, entra in casa e sostiene di essere sua figlia, uno dei quali non è mai stato sentito e frutta un incontro dei giovani e dei passeggeri. La ragazza ha perso la madre da poco, ma era il diario del defunto, che contiene la sua storia e l'identità che deve improvvisamente ora assumere lo status di padre. DNA conferma che il mondo è pieno di complicazioni Andrea anche perché Layla non è venuto da solo, ma con il suo nonno materno, un veterano ed ex rocker eccentrico, sonnambulismo e talvolta abbastanza saggia.
Come potete immaginare, da lì, tutto diventa entusiasta Andrea e non solo per gli ospiti inattesi e conflitti che emergeranno tra padre e figlia. Iran situazioni tragicomiche alcuni successivi, con sentori di sentimentalismo fornire alcune sorprese e una dose piuttosto esiguo di umorismo, anche se, soprattutto i personaggi secondari, tra i quali, naturalmente, dispone anche di una bella insegnante che influenzano il comportamento il protagonista e sarà madurar- non mancano una certa simpatia. Va riconosciuto che il film salva volgarità, al momento di far ridere, ma in ogni caso offre, una luce, cliché storia prevedibili e generosi, scherzi sporadici, alcuni colpi emotivi, allusioni a Kubrick, Moretti, Spielberg e Richard Gere o annunci famous- introdotte in alcuni film sembra poco per arrivare a prendere, come rivendicato, una ventata fresca di commedia italiana.
Il nostro parere: buona.
Mentre Raoul Bova ha dimostrato di essere più che l'uomo protagonista sexy che, a 43 anni, ancora di moda in Italia. Ora, provare il gioco su carta per misurare: quella di Andrea, un quasi civettuola e frivoli quarantina godendo la sua pittura, il suo celibato e propri affari, preferibilmente fugace. Opportunità abbonderanno; lavora per un'agenzia di pubblicità come un esperto di marchi in film o la TV filtrazione; vivere da soli, o meglio: in compagnia di un amico disoccupato, ma leale e rispettoso della carta (secondario) che lo interpreta nella divisione dei ruoli. La bella vita, pura libertà e pochi impegni che vanno bene per Andrea, fino al giorno che Layla, una ragazza di 17 anni, entra in casa e sostiene di essere sua figlia, uno dei quali non è mai stato sentito e frutta un incontro dei giovani e dei passeggeri. La ragazza ha perso la madre da poco, ma era il diario del defunto, che contiene la sua storia e l'identità che deve improvvisamente ora assumere lo status di padre. DNA conferma che il mondo è pieno di complicazioni Andrea anche perché Layla non è venuto da solo, ma con il suo nonno materno, un veterano ed ex rocker eccentrico, sonnambulismo e talvolta abbastanza saggia.
Come potete immaginare, da lì, tutto diventa entusiasta Andrea e non solo per gli ospiti inattesi e conflitti che emergeranno tra padre e figlia. Iran situazioni tragicomiche alcuni successivi, con sentori di sentimentalismo fornire alcune sorprese e una dose piuttosto esiguo di umorismo, anche se, soprattutto i personaggi secondari, tra i quali, naturalmente, dispone anche di una bella insegnante che influenzano il comportamento il protagonista e sarà madurar- non mancano una certa simpatia. Va riconosciuto che il film salva volgarità, al momento di far ridere, ma in ogni caso offre, una luce, cliché storia prevedibili e generosi, scherzi sporadici, alcuni colpi emotivi, allusioni a Kubrick, Moretti, Spielberg e Richard Gere o annunci famous- introdotte in alcuni film sembra poco per arrivare a prendere, come rivendicato, una ventata fresca di commedia italiana.